TARRIFFE IDRICHE: ECCO COSA NE PENSA L’ALTRA SCIACCA

L’associazione annuncia batoste e chiede le dimissioni di D’Orsi

“Siamo in attesa di prendere visione del tariffario dell’Ato idrico per vedere se contiene la remunerazione del capitale investito dall’ente gestore, che e’ stata abolita dall’esito dei referendum di giugno sull’acqua bene comune”.

L’associazione “L’Altra Sciacca” interviene così sulla vicenda riguardante la riunione del cda dell’Ato idrico che ha esaminato il piano tariffario prima che venga sottoposto all’assemblea dei sindaci. Per L’Altra Sciacca il documento “è da considerare come la risposta del presidente dell’Ato idrico di Agrigento, Eugenio D’Orsi, alla richiesta di rescissione del contratto con l’attuale gestore avanzata formalmente al Consorzio dei comuni agrigentini qualche settimana fa dal sindaco di Sciacca Vito Bono. Il Cda dell’Ato idrico – afferma ancora L’Altra Sciacca – ha deciso di “consolidare” la posizione traballante di Girgenti Acque, e questo è davvero sconcertante”.

Il sindaco Vito Bono non ha partecipato alla riunione e per l’associazione si deve ritenere fortunato: “Se fosse stato presente – scrive L’Altra Sciacca – avrebbe dovuto darne conto a noi e alla sua città. Di questa assenza però non possiamo che rammaricarci”. Il documento dovrà essere portato all’attenzione dell’assemblea dell’Ato che dovrà, a sua volta, adottarlo prima che possa essere trasmesso a Girgenti Acque per la sua messa in pratica. “Ci attendiamo – si legge ancora – che quell’assemblea bocci l’applicazione di questa nuova tariffa che favorisce in definitiva pochi Comuni penalizzando tutti gli altri, Sciacca compresa”. L’Altra Sciacca chiede le dimissioni del presidente dell’Ato D’Orsi.

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