“BRANDELLI D’ITALIA” IN VIAGGIO VERSO CENTO
Anche quest’anno venduti ad altre città le opere in cartapesta del carnevale di Sciacca
“Ho venduto pezzi del mio carro allegorico agli organizzatori del carnevale di Cento. Ed ho venduto anche le musiche”. A parlare è Filippo Leone, costruttore di carri allegorici, il primo operatore del carnevale di Sciacca a rendere pubblica una pratica che ormai è diffusa, quella cioè di vendere manufatti in cartapesta che poi vengono utilizzati per la realizzazione di carri alelgorici nel rinomato carnevale di Cento. E non si tratterebbe del solo carrista a farlo, nonostante nel bando di concorso della festa saccense si faccia preciso ed espresso riferimento al divieto di trasferire parte dei carri in altre città. Leone e il suo gruppo questa mattina hanno caricato su un tir i pezzi richiesto dal carnevale di Cento, dove già hanno cominciato la realizzazione delle opere che parteciperanno alla manifestazione del 2012. I pezzi sono stati venduti alla cifra di 8 mila euro: “Dobbiamo recuperare i costi per la realizzazione del nostro carro – dice il costruttore di Brandelli d’Italia – ci hanno dato un contributo di 25 mila euro, il carro è costato 40 mila euro”.