CHIUSURA PICCOLI TRIBUNALI: L’OPINIONE DI MARIO LAZZANO

Per l’esponente del Pdl occorre inserire una clausola che mantiene le sedi di zone ad alta densità mafiosa

Sulla paventata chiusura dei Tribunali “minori” annunciata dal ministro della Giustizia, Nitto Palma interviene oggi in una nota il Vice presidente vicario del Consiglio Provinciale di Agrigento, Mario Lazzano .

L’esponente del Pdl afferma che tale ipotesi deprecabile tocca direttamente la Città di Sciacca con grave rischio che numerosi uffici quali gli uffici finanziari, la compagnia dei Carabinieri, la tenenza della G.d.F. il Commissariato di Polizia, verrebbero declassati a stazioni.

“Molti impiegati – prosegue – correrebbero il rischio di essere trasferiti con il conseguente svuotamento della nostra popolazione residente che diventerebbe al di sotto delle 40 mila abitanti attualmente presenti. I disagi per la nostra Città e per l’intero comprensorio sarebbero catastrofici con dispendio di denaro da parte di chi usufruisce del Tribunale Saccense. Numerosi studi Professionali sarebbero costretti a trasferirsi per mancanza di clientela considerato che la gente preferirebbe risparmiare ed andare in uno studio Professionale accanto alla sede del Tribunale”.

Secondo Lazzano, unica via d’uscita sarebbe quella che nelle pieghe del nuovo provvedimento sia inserita la clausola che prevede il mantenimento dei tribunali minori nelle zone ad alta densità mafiosa. “Mi pare – continua – che il nostro territorio non sia immune dalla mala pianta della criminalità comune e mafiosa. Si potrebbero ripartire le somme per il mantenimento del Tribunale di Sciacca chiedendo uno sforzo finanziario a tutti i Comuni del Comprensorio se è questo l’altro motivo che ostacolerebbe la permanenza dell’importante Presidio di Giustizia.

 “Occorre – conclude – una forte mobilitazione dei Deputati agrigentini e di tutti i sindaci di tutti gli ordini professionali interessati e dei rispettivi Consigli Comunali e Provinciale”.

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