GRASSO HA LASCIATO IL SEGNO AD UNA PLATEA NUMEROSA: “NON PERMETTIAMO CHE I NOSTRI GIOVANI VADANO VIA”
La serata “parole sotto le stelle”, che ha ospitato ieri sera il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, ha offerto ad un pubblico attento e numeroso novanta minuti indimenticabili. La “lunga” conversazione del procuratore Grasso con il giornalista Filippo Cardinale, direttore responsabile del nostro giornale, ha partorito anche momenti di grande suggestione ed emozione.
Una conversazione, intervallata da momenti musicali, artistici, ma anche con un minuto di silenzio dedicato alle vittime della mafia, ad iniziare dal sindacalista saccense Accursio Miraglia per finire con Falcone e Borsellino, che ha toccato punti salineti della lunga carriera del magistrato. L’omicidio Mattarella, il maxiprocesso di Palermo, intrecci tra Cosa Nostra e politica, la caccia al superlatitante Matteo Messina Denaro, sono state tappe che hanno attirato l’attenzione del pubblico. Si è parlato anche di Sciacca e di Menfi, territori assai ghiotti per il superlatitante di Castelvetrano che tende la sua espansione nel versante agrigentino. Le due realtà locali rapprsentano la testa di ponte.
Ma Grasso, si è soffermato sull’aspetto della rinascita di una nuova coscienza, puntando sui giovani ed evidenziando l’importanza dell’autonomia della magistratura, la cui azione investigativa non può dipendere dalle scelte governative.
Al procuratore sono stati omaggiati, del sindaco Vito Bono, dal presidente del Consiglio comunale Filippo Bellanca e dal vice sindaco Carmelo Brunetto, libri di Sciacca e piatti in ceramica.
La rassegna “Parole sotto le stelle”, alla sua seconda edizione, fortemente voluta e curata dai registi Antonio Di Marca e Salvatore Monte, è ormai un appuntamento culturale assai atteso e gradito da un folto pubblico.