SPORCHI E PUZZOLENTI
E per il Comune un anno è formato da 9 mesi
Invasi da una comunicazione incessante sulla “eccellenza” del servizio di raccolta dei rifiuti svolto dalla Sogeir, che sciorina cifre di eccellenza, passa in secondo piano lo stato in cui vengono tenuti i cassonetti della spazzatura. Spesso bisognosi di manutenzione, molte volte di essere sostituiti, offrono una scenografia poco consona al ruolo di città a forte connotazione turistica che Sciacca si sforza di diffondere. La puzza che fuoriesce dai cassettoni è indicibile, senza tralasciare le chiazze di sporcizia ben visibili e che sono costantemente presenti nei cassonetti. Di certo, necessiterebbero di una pulizia e disinfettazione più frequente. A nulla vale l’enfasi del sindaco nell’annunciare, di concerto con la Sogeir, un calendario in cui si elencano le giornate di pulizia dei vetusti contenitori di spazzatura.
La verità è che il contratto tra il Comune di Sciacca e la Sogeir contempla la pulizia e disinfettazione dei cassonetti in questo modo:
– Almeno due volte al mese nel periodo da maggio a settembre
– Almeno una volta al mese in marzo, aprile e novembre
Al di là del fatto che il contratto stipulato considera un anno di 9 mesi e non 12 (notare che nel contratto non è prevista la pulizia nei medi di gennaio, febbraio e dicembre), appare chiaro che effettuare la pulizia due volte al mese nel periodo maggio-settembre è insufficiente. Compito dell’Amministrazione comunale, dunque, deve essere quello di correggere velocemente tale programmazione, ricordandosi che l’articolo 11 del contratto recita che la titolarietà del servizioresta in capo al Comune che ne governa i processi”. Mandare due netturbini in bici per qualche via del cento storico è cosa buona, ma alzare il decoro della città in tutta la sua estensione è altrettanto cosa buona e giusta.