ORDINAVA PRODOTTI E PRENOTAVA CENE A NOME DI UN NOTO PROFESSIONISTA SACCENSE. ORA E’ SOTTO PROCESSO
Non gli è bastato prenderlo di mira con molestie telefoniche, ma è andato oltre prenotando a suo nome camere d’albergo, cene per decine di ospiti, e ordinando pregiate tende e chili di torte, e, dulcis in fundo, facendogli arrivare sotto casa un’ambulanza e poi il carro funebre.
E’ stato rinviato a giudizio, e la prima udienza per le questioni preliminari si è già svolta nei giorni scorsi nelle aule del tribunale di Sciacca, Salvatore Savarino, 50 anni di Alessandria della Rocca. La vittima delle malefatte è un noto professionista saccense del settore pubblicitario, il cinquantasettenne Manlio Di Leo.
I fatti di cui Savarino deve rispondere alla giustizia risalgono al mese di giugno del 2009. Per Manlio Di Leo deve essere stato un incubo quando i commercianti hanno iniziato a telefonargli per addebitare “gli ordini effettuati” senza essere onorati.
Il Savarino nel giro di una decina di giorni, spacciandosi per Di Leo, ha prenotato 4 camere matrimoniali e 2 singole a “Villa Palocla”, una cena per 30 persone al ristorante “Lido Azzurro”, un pranzo per 15 persone al ristorante “Porto San Paolo”, un pranzo per 18 persone al ristorante “La Vela”, una cena per 25 persone al ristorante “La Vecchia Bussola”, 3 camere doppie alla “Locanda del Castello”, 4 torte e 3 chili di dolci alla pasticceria “F.lli La Bella”. Non pago, ha inoltre ordinato 1000 manifesti di ringraziamento alla tipografia Fazello, e ordinato varie tende alla “Casa della Tenda”.
Savarino è andato oltre, facendo arrivare un’ambulanza sotto casa del suocero e dopo qualche giorno un carro funebre, sempre davanti la casa del suocero che, in perfetta salute, si trovava davanti l’uscio di casa.
L’autore ha preso di mira una persona molto conosciuta nella città termale. I ristoratori non hanno avuto esitazione ad preparare gustosi pranzi e cene a base di pesce che, poi, è rimasto invenduto nel carrello perché l’ignaro Manlio Di Leo non aveva mai effettuato prenotazione alcuna.