INDENNITA’ ASSESSORI: RIDUZIONI SI, RIDUZIONI NO
Ci sono due assessori che non l’hanno ridotta del 25 per cento, ma per legge hanno operato taglio del 50 % essendo dipendenti pubblici
“Io penso che non tutti gli assessori della giunta Bono si sono ridotti l’indennità del 25 per cento”. L’affermazione, fatta dal consigliere comunale Ignazio Bivona, ha creato un po’ di allarme nel mondo politico e nella stessa opinione pubblica, alla luce di una riduzione annunciata a suo tempo in campagna elettorale dall’allora candidato Vito Bono e poi applicata da un’apposita delibera di giunta.
Ignazio Bivona si riferiva agli unici due amministratori che non hanno applicato la riduzione, ovvero gli unici due dipendenti pubblici presenti nell’esecutivo, Alberto Sabella e Fabio Leonte, che hanno scelto di non mettersi in aspettativa e di sfruttare i permessi per gli impegni politico amministrativi, riducendo del 50 per cento l’indennità di assessore, così come previsto dalla legge. Secondo Bivona, i due dovrebbero a loro volta applicare una ulteriore riduzione del 25 per cento all’indennità.
“Facendo i dovuti conteggi – ci dice l’assessore comunale al lavoro Alberto Sabella – la nostra scelta permette all’ente un considerevole risparmio. Mettendoci in aspettativa – aggiunge – saremmo a totale carico del Comune, oneri contributivi compresi, mentre oggi è la nostra amministrazione a pagarli. E’ anche una scelta professionale – conclude – per mantenere vivo il contatto con la nostra professione, che è quella che torneremo a fare non appena completeremo l’esperienza amministrativa”. Nessuna clamorosa mancanza, dunque, ma solo una scelta tecnica che non dovrebbe essere confusa con quella politica.