VECCHIO SU FACEBOOK: IL SINDACO NON MI ASCOLTA, MANDATEGLI MAIL. E BRUNETTO GLI RISPONDE CON UN VA C…

Incredibile ciò che accade nella città termale, pardon, del carnevale. Festa che seguita, senza sosta temporale, la sua incisività nelle azioni quotidiane, tanto da indurre un assessore in carica a sfogarsi su Facebook contro il dispendio economico della festa. E lo fa invitando a inviare mail di protesta al sindaco. Ma c’è anche il vice sindaco che amichevolmente lo invita ad effettuare un movimento di piegamento delle gambe per un’azione lassativa-purificante.

Procediamo per ordine. Nella bacheca dell’assessore alla Cultura e alla Solidarietà Sociale, Gianfranco Vecchio, c’è un suo sfogo pubblicato lo scorso 17 giugno. Egli così immortala la sua sofferenza per la mancanza di fondi da destinare alla cultura, agli spettacoli. “Siccome mi sono rotto i … del mitico carnevale di Sciacca, pensavo: perché non creiamo un movimento di popolo affinché almeno 150 dei 400 mila euro, che ogni anno si spendono per questa manifestazione, vengano dirottati per eventi e musical (tipo Letterando in Fest, o Sciacca in Fest)?” . L’assessore Vecchio poi continua lanciando con una proposta: “Se siete d’accordo scrivete una lettera al sindaco di Sciacca chiedendogli quanto sopra” .

Poi, la parte prelibata dell’amaro sfogo dell’assessore Gianfranco Vecchio che, certamente, coglie le lamentele di quanti in città amano la cultura, ma vedono ridotti al lumicino le occasioni di partecipare ad eventi di qualità. “E’ ovvio che glielo chiedo almeno una volta la settimana, ma da solo non ci riesco, anche se sono un suo assessore”. Quest’ultimo appello è noto nella città termale ove echeggia quotidianamente una delle espressioni “più gettonate” del sindaco: “Non ci sono soldi”.

Ma finisce qui? No, perché il super tecnologico vice sindaco Carmelo Brunetto, assiduo frequentatore dei social network, e diavolerie tecnologiche in genere, intercetta lo sfogo del collega assessore e gli risponde: “Caro Gianfranco, da vice sindaco e da ex assessore allo Spettacolo ti dico che il Comune non mette 400 mila euro…informati bene. Sempre da vice sindaco ed ex assessore allo Spettacolo ti dico che appena levi un euro a questa manifestazione, è meglio che la stessa non si faccia. Da cittadino, ti dico, va ca…”

La frase finale è il risultato dell’azione dei confetti di una casa farmaceutica che faceva graziosi spot pubblicitari qualche decennio fa. Simpatico assai questo scambio di opinioni, anche perché il vice sindaco poi spiega che il consiglio ad una azione lassativa era “amichevole”. Ma la domanda appare spontanea: ma in giunta non parlano dei temi della città? Perché eminenti assessori ricorrono al social network? E meno male che il sindaco non è vocato alla modernità tecnologica.

Archivio Notizie Corriere di Sciacca

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *