REFERENDUM: I QUATTRO SI DI VITO BONO
A distanza di una settimana dal voto per il referendum abrogativo, il sindaco prende una netta posizione
“Un sì all’acqua pubblica, un sì alla gestione dell’acqua senza profitti, un sì all’energia pulita, un sì all’eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge senza scappatoie”. Il sindaco Vito Bono lancia un appello ai cittadini di Sciacca ad andare alle urne il 12 e 13 giugno e a far valere, con il voto, “le 4 ragioni del sì”.
“Il primo grande obiettivo – dice il sindaco Vito Bono – è quello di raggiungere il quorum e rendere valida una consultazione fondamentale per un futuro sicuro e per l’affermazione del diritto. Andare a votare il 12 e 13 giugno, quindi, per decidere del nostro futuro e non farlo decidere ad altri. Alle urne dobbiamo dare un senso alla battaglia che abbiamo condotto in questi anni. Mi riferisco soprattutto all’acqua. Una battaglia che ha visto scendere in campo cittadini, associazioni, la chiesa, amministrazioni e consigli comunali, come a Sciacca. Con due sì al referendum, diciamo in modo chiaro e netto che l’acqua è un bene pubblico e non una merce. Con due sì diciamo che con l’acqua non si possono fare profitti e che la gestione deve ritornare ad essere pubblica e non lasciata ai privati il cui unico scopo è quello del guadagno. Con un altro sì diciamo si a un futuro di energie pulite, da fonti rinnovabili come il sole e il vento, e ribadiamo la contrarietà già espressa anni fa dal popolo italiano al nucleare i cui rischi per la salute pubblica sono altissimi come dimostrato da Fukushima e ancor prima da Chernobil. Il quarto sì riguarda un diritto universalmente riconosciuto, quello di essere tutti uguali davanti alla legge, anche se si ricoprono importanti cariche pubbliche. Il quarto sì è una questione di giustizia”.