E’ NATO IL MOVIMENTO DI MANNINO, “INIZIATIVA POPOLARE”

 Si chiama “Iniziativa popolare il nuovo movimento tenuto oggi a battesimo dall’ex ministro Calogero Mannino. Mannino, davanti i suoi amici e sostenitori ha detto che “una cosa é lavorare affinché Berlusconi apra il cantiere per un nuovo partito di centro, un’altra è diventare il suo fanalino di coda. Io sono rimasto alla crisi che si è aperta nel Pdl con l’uscita di Fini e penso che bisogna mettere insieme le forze disseminate in un arco che va dal Popolo della libertà al Pd, includendo, ovviamente, l’Udc di Casini, in ragione di una comune ispirazione ai valori della dottrina sociale della Chiesa”.

Poi spiega la scelta del 14 dicembre scorso: “Quando il 14 dicembre, senza negoziazione alcuna ho votato la fiducia a Berlusconi, ho posto il tema di ritrovare il rapporto con l’Udc e con Casini. Non era un’indicazione di opportunismo, ma la proposta di una ricomposizione dei democratici cristiani che la diaspora ha portato in varie formazioni”. Mannino sottolinea che “per la lealtà che dovevamo all’amico Totò Cuffaro, siamo usciti dall’Udc nel momento in cui il partito di Casini, attraverso la proposta del Terzo polo, si accingeva all’alleanza con il Pd per operare il ribaltone”. Secondo Mannino, lo strappo “non doveva portare alla confluenza nel Pdl proprio mentre Berlusconi avrebbe dovuto aprire una fase di ridefinizione del suo partito. L’uscita di Fini ha aperto una crisi nel Pdl che non si risolve con la costituzione del gruppo dei Responsabili”.

Poi ha parlato delle condizioni finanziarie della regione Sicilia: “E’ gravissima – ha detto – e alcuni aspetti della crisi sono strutturali. La Regione viveva di proprie risorse attraverso il sistema dei tributi. Oggi, per far quadrare i conti e approvare il bilancio di previsione pensa di ricorrere ai Fas, usandoli impropriamente. I fondi devono essere destinati agli investimenti, ma già Tremonti li ha utilizzati per coprire l’onere dello Stato nel pagamento delle multe per le quote latte. Tutta roba patrocinata dalla Lega per due regioni del Nord”.

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