GUERRA LIBIA: “TURISMO SICILIANO IN GINOCCHIO”. IL GRIDO DI ALLARME DELL’ASSESSORE TRANCHIDA

“Le notizie sulle operazioni belliche contro il regime di Gheddafi, sugli sbarchi incontrollati dei profughi dal Nord Africa e sulla chiusura dell’aeroporto di Trapani – Birgi, stanno facendo il giro del mondo e il turismo siciliano e’ ormai in ginocchio. Quotidianamente, ormai, dai Servizi turistici regionali arrivano notizie di disdette da parte di tour operator per gli arrivi in Sicilia. Le prossime feste pasquali sono ormai compromesse e c’e’ il rischio concreto di pregiudicare anche la prossima stagione estiva”.

L’assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida, lancia un nuovo allarme sulle conseguenze che la situazione di instabilita’ nel Mediterraneo stanno avendo sull’economia turistica della Sicilia. “Si sta vanificando – aggiunge Tranchida – lo sforzo che la Regione ha fatto e sta facendo per risollevare un comparto gia’ in crisi, con gli investimenti per promuovere l’immagine turistica della Sicilia con le grandi iniziative in settori come lo sport o i grandi eventi culturali e i provvedimenti varati, a partire da quello sui comuni a vocazione turistica o sulle guide e gli accompagnatori turistici. Dobbiamo, invece, prendere atto dell’indifferente inerzia dell’Unione europea e dei ritardi e dell’incapacita’ del governo nazionale nel gestire la situazione, come dimostrano i casi di Lampedusa e dello scalo aereo trapanese. Occorrono risposte immediate e efficaci per risolvere al piu’ presto di una condizione di cui soltanto i siciliani stanno pagando il prezzo. Fermo restando lo spirito di accoglienza che fa parte dell’identita’ dei siciliani e che anche in condizioni cosi’ critiche, gli abitanti di Lampedusa stanno dimostrando, la Sicilia non puo’ fare fronte da sola a una situazione cosi’ eccezionale”.

 

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