“CHE FINE HANNO FATTO I FINANZIAMENTI PER PORTO E MUSEO DEL MARE ?”

Interrogazione del consigliere comunale Calogero Bono (Pdl)

Il Comune di Sciacca in netto ritardo nella gestione di un finanziamento nazionale di 670 mila euro per la manutenzione straordinaria in difesa della costa antistante e il ripristino viabilità per la fruizione museo del mare in contrada Muciare (170 mila euro) e per la messa in sicurezza dell’imboccatura del porto dei moli di Levante e di Ponente (500 mila euro).

Lo sostiene il consigliere comunale Calogero Bono (Pdl) che ha presentato una circostanziata interrogazione per evidenziare una serie di presunti ritardi nella gestione del finanziamento da parte dell’amministrazione comunale. Bono sottolinea che il decreto ministeriale prevedeva un termine perentorio di impegno delle somme e di presentazione di istanza per vedere accreditate le somme, ma il sindaco solo 30 luglio, con propria determina, ha presentato istanza al Ministero per l’accredito delle somme, tanto è vero che successivamente ne scaturì una polemica perché sembrava addirittura che il finanziamento fosse andato perduto. Molti Comuni destinatari di medesimi finanziamenti sarebbero già in fase di rendicontazione dell’investimento.

“Ad oggi – dice Bono – non siamo stati informati dei passaggi successivi amministrativi o di progettazione, nè tanto meno si è a conoscenza di coinvolgimento della marineria per quanto attiene il finanziamento sul porto. I lavori sulla imboccatura del porto per protezione dalle mareggiate invernali – aggiunge – avrebbero già potuto essere operativi con beneficio per la marineria”. Il consigliere del Pdl chiede all’amministrazione di conoscere lo stato dell’arte dell’iter amministrativo dei due finanziamenti; i motivi che hanno portato a richiedere l’accredito delle somme proprio agli ultimi giorni utili rispetto agli oltre 5 mesi passati quando era necessario solo produrre una semplice istanza; i motivi che ancora oggi impediscono la definizione di una progettazione delle due opere e se il sindaco intende coinvolgere le parti sociali interessate”

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