EDITORIALE

Vista in tv, la seduta consiliare di ieri sera offriva una visione diversa da quella percepita dai consiglieri comunali. Chi ha seguito il consiglio comunale non può non ricordare la fotografia degli istanti drammatici che hanno segnato il ko di Nino Benvenuti contro Carlos Monzòn. Il nostro campione era sotto l’effetto dei micidiali pugni inferti dall’argentino. Nino con capiva più nulla e barcollava sul ring, fino a quando l’allenatore non buttò sul ring la spugna per porre fine a quei momenti drammatici. Ecco, nel corso della seduta consiliare di ieri sera, il sindaco Vito Bono è stato colpito da micidiali montanti provenienti dalla sua maggioranza. Scontati quelli dell’opposizione, il duro colpo è arrivato dalla maggioranza. L’immagine televisiva è stata drammatica, con il sindaco messo sotto l’accusa dell’inefficienza da parte dei suoi alleati. Pubblicamente, Vito Bono, è stato rimproverato, come allievo discolo, di non essere efficace, di non essere in linea con le aspettative di chi lo ha sostenuto. Non è stata una bella immagine, specie per un professionista. Più volte e in diverse occasioni, il sindaco ha detto di non essere interessato a prospettive politiche future. Appunto per questo, dovrebbe suscitare in se stesso una forte spinta all’orgoglio. Ieri sera, Vito Bono è finito nella trappola.

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