SOSPENSIONE NUOVO CONTRATTO RACCOLTA RIFIUTI, QUANTO CI STA COSTANDO
Non intendiamo entrare nel merito dell’azione sollevata dal Comitato per la trasparenza dei costi per la raccolta dei rifiuti che ha intrapreso l’azione della giustizia amministrativa sulla vicenda legata al bando e all’appalto del servizio alla nuova società. Ognuno è libero di intraprendere le vie che ritiene opportune se è convinto che su una questione così delicata e complessa sia necessario fare più chiarezza nella legalità. E’ prerogativa di ogni uomo libero, in un regime democratico, chiedere riscontro sul rispetto delle leggi ed è giusto che chi ha dei dubbi debba utilizzare gli strumenti che la legge e la democrazia mettono a disposizione.
Entriamo, però, nelle conseguenze che la lungaggine dell’apparato giudiziario riverbera, inevitabilmente, sulla città, ma anche sui contribuenti.
La nuova società doveva iniziare ad espletare il servizio di raccolta previsto dal Piano Aro già lo scorso primo febbraio. Per via delle “carte bollate” e del ricorso al Tar, il contratto non è stato ancora firmato su precisa scelta del segretario generale del Comune, con la conseguenza che il servizio è ancora espletato dalla Sogeir, ridotta al lumicino sia per mezzi che per liquidità. E gli effetti si vedono abbastanza chiaramente. Intanto, lo stop del nuovo servizio ha comportato una spesa di 37 mila euro per la pulizia straordinaria durante il carnevale. Questo servizio è incluso nell’appalto, ma è stato il Comune a pagare ancora la Sogeir.
Per spese legali, il Comune ha pagato 14 mila euro per farsi assistere davanti al Tar da un noto amministrativista di Palermo. La Sogeir, in mancanza di mezzi, è costretta a noleggiare autocompattatori con una spesa che si aggira attorno a 500 euro giornaliere per mezzo. Basta fare il conto dal primo di febbraio e moltiplicare 500 euro per i mezzi presi a nolo e poi moltiplicare ancora per 60 giorni per i primi due mesi andati a vuoto. Col rischio che si va avanti ancora per un po’. Sono costi che poi la Sogeir fattura al Comune spalma sulle bollette.
La raccolta differenziata va a farsi benedire. La nuova società ha l’obbligo di alzare di parecchio la percentuale di differenziata. Ma ovviamente, è tutto bloccato per la mancanza della stipula del contratto. Ogni giorno Sciacca conferisce in discarica 40 tonnellate di spazzatura al costo di 125 euro per tonnellata. Non potenziando la differenziata e non diminuendo la quantità di rifiuti da conferire in discarica, appare assai evidente quanto costi alla città il mancato avvio del servizio della nuova società. L’abbattimento della quantità di rifiuti da conferire in discarica sarebbe dovuto iniziare a febbraio.
il mancato inizio del nuovo servizio secondo il Piano Aro sta incidendo per circa 100 mila euro.
Lo stop influisce anche sulla scerbatura, sulla pulizia delle spiagge (la prima pulizia straordinaria delle nostre coste sarebbe dovuta partire prima di Pasqua), sullo spazzamento meccanizzato delle vie, sulla disinfestazione. Insomma tutti servizi inclusi nell’appalto, ma che devono essere affrontati dal Comune.
In conclusione, fino ad oggi, la mancata stipula del contratto con la nuova società sta costando circa 150 mila euro. Servizi come scerbatura, disinfestazione e pulizia spiagge sono di conseguenza congelati.