ASSEMBLEA DI MIZZICA, CONTINO INCANTA LA PLATEA. IL SUO NOME FA CONVERGERE TANTO APPREZZAMENTO
Stamattina ha parlato davanti ad una numerosa platea. La giornata si è distinta per tre momenti di studio, poi l’assemblea conclusiva del 2° Capitolo di “FuturoPresente”
L’unica certezza in un panorama politico locale molto confuso, e ancora poco delineato, è che si delinea la candidatura del candidato a sindaco. CertezzaIl profilo si unisce al lavoro costante, già iniziato da tempo, nella stesura del programma elettorale.
E il profilo che sembra dominare e’ quello del 32enne Domenico Contino, il cui intervento ha “incantato” la plate.
Stamattina, alla Badia Grande, Mizzica ha organizzato tre incontri tematici in tre sale diverse, poi la conclusione davanti ad un’assemblea numerosa, di giovani ma non solo. Il programma di Mizzica sembra ormai delineato e si avvale di laboratori tematici che “ascoltano le esigenze dei cittadini e le proposte di operatori del commercio, dell’artigianato, della pesca, della cultura, dell’associazionismo.
L’intervento del 32enne ingegnere saccense, Domenico Contino, ha tracciato, senza dubbio, un solco sul nome del candidato a sindaco.
Usando toni moderati, rassicuranti, non si è schierato “contro qualcuno”, ma intende lavorare con Mizzica “per l’interesse della collettività”. “Vogliamo che Sciacca diventi una comunità”, e ha parlato delle sue esperienze in Europa, Arabia e India.
Per Contino, a Sciacca “ci sono dei vuoti, dei createri. Noi vogliamo riempirli con contenuti che guardano il futuro di Sciacca”. Un invito a non cadere nelle sirene degli estremismi e a stare “attenti a cosa contengono i programmi che verranno presentati. L’assistenzialismo è finito, Sciacca deve essere una realtà che guarda al proprio futuro, ma in modo diverso di come si è fatto”.
Contino ha poi invitato gli altri partiti “a ritrovare la propria identità”, poichè il loro “eccessivo movimentismo non solo ha fatto perdere l’identità, ma ha confuso i propri elettori. Molti partiti si sono mescolati, generando tanta confusione”.
Nel suo intervento, Fabio Termine, uno dei fondatori di Mizzica, ha lanciato una frecciatina ai politici: “Noi non ci facciamo mettere il cappello da nessuno, facciamo tesoro delle esperienze positive del passato, ma camminiamo con le nostre gambe”.
La giornata è stata caratterizzata, prima dell’assemblea conclusiva, da tre laboratori tematici in tre sale diverse dove si è parlato di agricoltura e marineria (nel Salone degli Specchi), di centro storico, cultura, turismo e urbanista nella sala dell’Albero, di sociale e terzo settore nella sala dei Palchi. In questi dibattiti hanno apportato idee operatori di diversi settori socioali, economici e produttivi della Città.