ABUSI SU RAGAZZINA PER CINQUE ANNI, CONDANNATI MADRE E ZIO

Dieci anni di reclusione la terribile accusa di avere violentato per cinque anni la nipote con la complicità della sorella, madre della ragazzina, che sapeva tutto e non lo impedì “avendo l’obbligo giuridico di farlo”. Per la donna, invece, la condanna è stata di otto anni.

L’uomo, di 45 anni di origini rumene, si trova in carcere dal 2 febbraio dell’anno scorso. I giudici della seconda sezione penale presieduta da Luisa Turco, con a latere Enzo Ricotta e Rosanna Croce, hanno inoltre stabilito una serie di pene accessorie.

Le pene sono leggermente inferiori di quelle proposte dal pubblico ministero Alessandra Russo che aveva chiesto la condanna a 12 anni di reclusione per l’uomo e nove anni per la sorella, accusata – come il principale imputato – di violenza sessuale perché la legge equipara la condotta omissiva a quella di chi materialmente commette gli abusi.

L’inchiesta, condotta dai pubblici ministeri Salvatore Vella e Alessandra Russo, entrambi presenti alla lettura del verdetto, è partita dopo un esposto dei servizi sociali del Comune di Cattolica Eraclea. L’attività di indagine sarebbe stata favorita anche dalla denuncia di una parente anche se non tutti i familiari hanno avuto un atteggiamento collaborativo. 

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