Il sindaco è uscito da un periodo di incertezza e sembra aver recuperato le energie per ripensare ad una ricandidatura

C’è una netta differenza tra il Fabrizio Di Paola dell’ultimo periodo e quello delle ultime ore. Sembra aver fatto una ricarica di spinaci, e come Braccio di Ferro si è rifornito di energie. Forse il saluto al termine del carnevale ha diffuso, a pochi in verità, la sensazione di un commiato dal ruolo. Un commiato, molto probabilmente, che avrà la durata di un tempo ristretto. Quello che è apparso negli ultimi giorni è più un profilo di un sindaco uscente che sta guardando con un certo ottimismo ad una ricandidatura, e non certo di un calciatore che intende appendere le scarpe al chiodo. Dopo la tempesta viene sempre il bel tempo che ritempra.

Non sono stati mesi facili per il sindaco messo a dura prova da una serie di difficoltà significative. Dai consistenti tagli finanziari statali e regionali che hanno creato enormi difficoltà a tutti i Comuni italiani, ed in modo particolare a quelli siciliani, ai due nubifragi che hanno provocato ingenti danni alla città. Un inanellarsi di eventi e accadimenti che hanno sfiancato psicologicamente e fisicamente il sindaco. Ma in questi ultimi giorni, le tempeste si sono trasformate in alta pressione e il barometro segna bel tempo.

Approvazione del bilancio . Superata la vicenda dell’approvazione del bilancio, messo a rischio dal fatto che Di Paola non ha più la maggioranza in Consiglio comunale, ma anche da una tattica non proprio felice dell’opposizione che ha compiuto un passo in avanti affrettato diffondendo l’idea di bocciare il bilancio con l’intento del muoia Sansone con tutti i filistei, Di Paola oggi incassa alcuni risultati o raggi solari che, di fatto, lo hanno rigenerato.

Aro. La decisione del Tar di Palermo di rigettare il ricorso presentato dal Comitato per la trasparenza dei costi per la raccolta dei rifiuti – prima presieduto dall’avvocato Stefano Scaduto (ricordiamo che era stato candidato a sindaco con la lista civica Popolari per Sciacca) e oggi da Lilla Piazza, nota in città per essere la punta di diamante di Cittadinanzattiva – ha dato la forza a Di Paola per riprendersi la giusta carica per vedere il quadro politico da un angolo diverso da quello più risicato in cui immaginava di essersi cacciato. L’esternalizzazione del complesso e delicato servizio della raccolta dei rifiuti è stato il cavallo di battaglia dell’Amministrazione Di Paola. La Sogeir, a capitale pubblico e con soci i Comuni (che hanno dimostrato palesemente anche l’incapacità far fronte agli impegni finanziari nei confronti della Sogeir medesima), negli ultimi anni non ha offerto quell’immagine, forse pompata ad arte, di una società efficiente. La raccolta differenziata a Sciacca percentualmente è stata risibile, e questo ha fatto lievitare i costi. Sarà opinabile la scelta dell’Amministrazione, ma detto questo essa ha puntato tanto sull’affidamento a terzi del servizio. Il ricorso al Tar presentato dal Comitato per la trasparenza dei costi della raccolta dei rifiuti, ha messo un freno sulla tempistica e l’esito dei giudici amministrativi poteva essere una bocciatura alla scelta adoperata dalla Giunta di Paola. Il rigetto del ricorso appare per Di Paola come quel segno divino che incoraggiò la missione di Costantino.

Terme. Anche la complessa vicenda delle Terme va nel senso dell’incoraggiamento di Fabrizio Di Paola. A parte la tempistica di una Regione che si muove con la delicatezza di un elefante e con tempi biblici, è indiscutibile che le scelte compiute dalla Regione vanno in quella direzione più volte auspicata e sollecitata da Di Paola. Viadotto Cansalamone. L’annosa vicenda del viadotto Cansalamone, chiuso e aperto al telecomando di varie amministrazioni che si sono succedute, sembra spingere quel favorevole vento di ottimismo che fa di ricarica a Di Paola. Appare sempre più probabile la riapertura, anche se a senso alternato, del viadotto la cui chiusura è stata un disastro per la città.

Carnevale. Il successo registrato dall’edizione appena terminata del carnevale è non solo vento favorevole di ottimismo, ma rappresenta quell’accelerata salutare che sta inducendo il sindaco a convincersi di replicare la sua esperienza di guida del governo della città.

Centrodestra. Il centrodestra stesso si è ricaricato e taluni malumori sembrano essere stati riposti in cantina, tanto da spingere i meno convinti a ricredersi e a guardare Di Paola come unico lottatore in grado di sostenere una competizione elettorale assai difficile.

Certo, a decidere saranno gli elettori. Ma un dato sembra certo. Il centrodestra sembra aver ritrovato quella corda necessaria per uscire dal pantano.

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