ATTENTI, NON E’ UN REFERENDUM SUL CARNEVALE

Oltre alla popolare festa, nel bilancio di previsione che sta creando un clima pesante ci sono anche altri importanti servizi

Slitta dunque di 24 ore il consiglio comunale di Sciacca dedicato all’esame del bilancio di previsione 2016, un passaggio che mai come in questa occasione ha grande valore politico. Nel contesto dello strumento finanziario è infatti inserito l’impegno di spesa per l’edizione del carnevale che comincerà il 18 febbraio e l’approvazione del consiglio è fondamentale per le sorti attuali dell’edizione 2017 della festa.

Prima del primo appello di ieri sera si è appreso che i gruppi di opposizione avrebbero predisposto un documento con cui si impegnano ad approvare il bilancio se il sindaco e la giunta di dimetteranno, certificando in sostanza il loro fallimento politico. Ma di quel documento finora non c’è traccia. Dovrebbero parlarne questa sera. Ieri al secondo appello in aula c’erano 29 consiglieri, assente solo Mario Turturici.

I consiglieri di maggioranza, compreso il presidente Bono, a quel punto hanno abbandonato l’aula ed è caduto il numero legale. Tutto rinviato a questa sera, una seduta che sembra quasi diventata un referendum sul Carnevale, SI o NO, chi lo vuole e chi no.

In realtà il bilancio di previsione va guardato da un’ottica più serena e meno istintiva, con evidenti risvolti di carattere politico, ma anche con elemento che riguardano anche altri settori della vita quotidiana e del rapporto tra istituzioni e cittadini. Il bilancio in passato è stato sempre bocciato da chi è stato all’opposizione, ma senza il clamore che c’è oggi, che il bilancio arriva a pochi giorni di una manifestazione che per la popolazione locale sembra sia la cosa più importante di tutto l’anno.

Un bilancio che in realtà contiene anche programmazione di spesa per tante altre cose, comprese le ben più importanti attività sociali. Le imminenti elezioni amministrative stanno dando vita purtroppo ad un clima pesantissimo ed a questo punto sarebbe opportuno abbassare i toni per evitare conseguenze pericolose e per elevare il ruolo della politica. Ed i cittadinii, che si stanno schierando tra chi vuole il carnevale e chi no, ma non tra chi boccia l’operato politico e chi no, dovrebbero chiedere cosa prevede oltre ai 400 mila euro per il carnevale. Se ci sono e quanti sono (anzi, quanto si è speso) i soldi per sistemare le strade danneggiate, se ci sono i soldi per gli indigenti, per il miglioramento dei servizi sociali, per lo sport, per la manutenzione delle scuole etc…

Una soluzione ala fine si troverà: nessuno vuole bloccare il carnevale e la macchina economica che esso mette in moto, ma molti politici di vecchio e nuovo corso lo stanno strumentalizzando ancora una volta. Anzi, oggi ancora di più visto che mai si è verificata una situazione clamorosa come quella di quest’anno, casuale o voluta che sia.

Ed i cittadini, che sui social network alimentano un clima pericoloso, dovrebbero con serenità analizzare la situazione nella sua globalità, senza farsi coinvolgere da pericolosi istinti…

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