“DA SESSANTASETTE GIORNI ABBANDONATI”

Dopo il nubifragio dello scorso 25 novembre, tanti residenti della località San Giorgio non possono accedere nelle proprie abitazioni

Sono trascorsi 67 giorni dal nubifragio dello scorso 25 novembre, calamità naturale che ha devastato in modo pesante la località San Giorgio, tanto da essere inserita nella richiesta per il riconoscimento dello stato di emergenza per calamità naturale. Fino ad oggi, nulla è stato messo in atto per San Giorgio. Anche altre zone di Sciacca hanno subito pesanti e ingenti danni, ma qualche intervento di ripristino è stato compiuto. “A San Giorgio solo parole- ci dice la responsabile dell’associazione Pro San Giorgio, Raffaella Osso- perché non è stato avviato nessun intervento con mezzi meccanici atto a ripristinare il transito e permettere ai proprietari di raggiungere la loro abitazione”.

Adesso com’è la situazione?

“Il successivo nubifragio, a distanza di circa due mesi, ha comportato un ulteriore peggioramento con distacco di grandi porzioni di costa ed il rischio di trascinare anche qualche casa in mare”.

Avete avuto incontri con l’Amministrazione comunale?

“No. Ci stupisce in misura maggiore il fatto che nessun riferimento alla nostra zona giunge dal sindaco nei comunicati stampa o interviste. Nessuna risposta è pervenuta alla nostra richiesta di un incontro tra l’associazione Pro San Giorgio e il Comune”.

Nessun intervento è stato effettuato, anche tampone. Vi sono ancora abitazioni rimaste isolate?

“Nessun intervento è stato effettuato, anche minimo ma capace di fare intendere l’appartenenza della località al Comune di Sciacca, presso le cui casse fluiscono le esose imposte comunali dei contribuenti di San Giorgio”.

Qual è la situazione?

“Le attività commerciali (bar, pizzerie, strutture ricettive e quant’altro) sono paralizzate sia per gli ingenti danni subiti, sia per i previsti mancati introiti dell’anno in corso e non possono assumere nessun impegno con i potenziali turisti perché la buona stagione è alle porte e le opere di ripristino sono lunghe, complesse e onerose”.

Qual è il vostro stato d’animo?

“Sfiducia e preoccupazione hanno preso il sopravvento grazie alla tangibile indifferenza dell’Istituzione cittadina. I contribuenti della località San Giorgio adesso puntano il dito verso i responsabili di tale degrado, per la viabilità drammaticamente compromessa nonché verso i corresponsabili per la perdita di grandi porzioni di costa. Quest’ultima andava tutelata e protetta da apposite politiche territoriali, allorquando fu riconosciuto il carattere di urgenza di interventi risolutivi durante la conferenza dei servizi svoltasi il 21 ottobre del 2014. Tale conferenza, indetta a seguito della petizione popolare del 10 ottobre 2014, avente per oggetto “emergenza San Giorgio” non ebbe nessun seguito, nonostante tutti gli organi competenti presenti avessero riconosciuto la criticità della costa balneare San Giorgio e la necessità di redigere un progetto di recupero”.

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