CALCESTRUZZI BELICE, MOSCATT PRESENTA INTERROGAZIONE: “IL SISTEMA E’ ANDATO IN CORTO CIRCUITO ISTITUZIONALE. INDIVIDUARE LE RESPONSABILITA’ E AIUTARE I LAVORATORI

Il deputato nazionale del Pd, Tonino Moscatt torna sulla vicenda relativa al licenziamento degli 11 lavoratori della Calcestruzzi Belice, dichiarata fallita nei giorni scorsi dal Tribunale di Sciacca per unn credito di 30 mila euro vantato dall’Eni.

Moscatt ha partecipato al consiglio comunale aperto del Comune di Montevago, ha contattato il capo segreteria del viceministro all’Interno e ha verificato la situazione con il Prefetto Postiglione. Il deputato ha presentato un’interrogazione al Ministro competente. 

“La Calcestruzzi Belice è stata dichiarata fallita per un debito che ammonta a 30 mila euro nei confronti dell’Eni. Debito, che era in fase di accertamento da parte di altro Tribunale. A causa di questo “corto circuito istituzionale” l’azienda è stata chiusa ed i dipendenti licenziati. Senza voler fare la caccia alle streghe – scrive Moscatt – ho chiesto come il governo si stia adoperando per verificare le responsabilità soggettive che hanno causato tale corto circuito con conseguente licenziamento del personale e la chiusura di tutte le attività connesse all’azienda in questione. Ho chiesto, altresì, come l’Esecutivo intende intervenire per aiutare il personale licenziato, conclude Tonino Moscatt”.

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