RISCALDAMENTO NELLE SCUOLE: “IMPROVVISAZIONE E NEGLIGENZA, CHIEDANO SCUSA”

“La mancanza di programmazione di questa amministrazione è un limite che abbiamo riscontrato in più occasioni, ma è molto più evidente sul tema dell’edilizia scolastica”.

Sono i contenuti critici di una nota, l’ennesima, con cui la politica di opposizione interviene sulla colamorosa inadempienza del Comune di Sciacca in ordine alla recente questione delle scuole senza adeguato impianto di riscaldamento

. “E’ la manifestazione più eclatante di dilettantismo politico – scrivono i consiglieri comunale del Pd – era forse necessario che arrivasse il grande freddo per ricordarsi che anche in Sicilia esiste l’inverno e che i nostri bambini hanno bisogno di aule accoglienti e adeguatamente riscaldate ? È mai possibile che il monitoraggio delle aule per vedere dove funziona il riscaldamento e dove noi debba fare in pieno gennaio anziché programmare tali interventi ben prima che arrivino i mesi freddi dell’anno ? Era davvero necessario che genitori e insegnanti manifestassero il loro disagio e la loro indignazione per una condizione vergognosa in cui sono costretti ad operare alunni ed insegnanti perché l’amministrazione comunale si ricordasse di effettuare un monitoraggio sulle aule ? In qualunque contesto normale l’assessore competente si sarebbe quantomeno dimesso, chiedendo scusa; qui invece è tutto è consentito e tutto è concesso; né una parola di scuse né una assunzione di responsabilità”.

Il Pd chiede pretende un’assunzione di responsabilità ldall’amministrazione comunale e dall’assessore competente in particolare, in un momento in cui si stanno soffrendo le conseguenze di una negligenza ed una inefficienza clamorose”.

E poi una difesa d’ufficio nei confronti del sindacato: “Chiarezza e un bagno di umiltà – conclude la nota del gruppo Pd – anziché le manifestazioni di arroganza che hanno riguardato la querelle con il segretario della Camera del Lavoro il quale merita, nell’esercizio delle sue funzioni di rappresentanza sindacale, il massimo del rispetto e del riguardo istituzionale”.

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