SAGRA DEL MANDORLO IN FORMATO “RIDOTTO”, PROTESTATO I TITOLARI DEI B&B
Durissima presa di posizione dell’associazione Abba che raggruppa i B&B di Agrigento per la decisione dell’Ente Parco di tagliare gli eventi dei 4 week end prima della Sagra vera e propria.
” Apprendiamo, sbigottiti, dalla stampa che l’Ente Parco, nuovo gestore della Sagra (noi continuiamo a chiamarla così…) del Mandorlo in Fiore, ha annullato i quattro week-end che dovevano precedere l’evento vero e proprio; vantaggioso passo avanti che l’anno passato era stato fatto dall’Amministrazione Comunale. Sottolineo “vantaggioso” perchè, di fatto, la passata ed innovativa formula del 2016 ha portato reali benefici a tutto il comparto turistico, inclusi ristoratori e commercianti. Ed anche la Valle dei Templi ha tratto i suoi benefici in termini di visitatori poiché parte del flusso venuto in visita ad Agrigento per il Mandorlo in Fiore, ne ha approfittato anche per un tour archeologico. Dal canto nostro, abbiamo ricevuto plausi dai nostri ospiti per la novità dei quattro week-end che ha arricchito l’offerta della nostra città”.
Lo dice il presidente dell’Abba, Giovanni Lopez. “Un vero successo , dunque, quello del 2016 che però non è stato colto dall’Ente Parco. Inoltre, se consideriamo Il Mandorlo in Fiore come un “bene” appartenente alla comunità agrigentina (e di fatto lo è), troviamo ancora più illogico questo taglio. Il Mandorlo in Fiore, nato come festa e celebrazione della fioritura dei mandorli, è diventato successivamente anche un mezzo per foraggiare l’economia locale. Con il passare del tempo ci si era finalmente resi conto che occorreva sfruttare al massimo un evento di risonanza mondiale ed incrementare le iniziative con una formula pre-evento, cosa che accade anche in altre blasonate località turistiche siciliane”.
“La ormai obsoleta formula del turismo che vedeva il turista adattarsi all’offerta non funziona più ed esempi ne abbiamo in tutto il mondo. Adesso è l’offerta che deve adattarsi meglio possibile alle nuove esigenze del viaggiatore ed alla sua crescente “fame” di cultura e di scoperta del territorio sotto nuovi punti di vista, anche apparentemente lontani da quelli canonici. Restiamo anche basiti sul fatto che nessun attore del comparto turistico sia stato invitato ad un tavolo tecnico sull’evento da parte dell’Ente Parco, altro passo avanti, secondo noi giusto e doveroso; e che l’Amministrazione aveva fatto l’anno passato. E ad oggi nessuno è stato formalmente avvisato sulla programmazione, cosa che ci impedisce di informare i potenziali ospiti che ci contattano e pubblicizzare l’evento attraverso i nostri canali preferenziali, oltre che formulare offerte ad hoc per le date della manifestazione”.