Dati Eurostat sull’occupazione. Sicilia e Sud tra le peggiori regioni europee

Il dato è legato soprattutto alla bassa partecipazione femminile al mercato del lavoro con alcune aree che hanno meno di un terzo delle donne di età da lavoro che ha un’occupazione.

L’occupazione in Italia nel 2024 è cresciuta più rapidamente di quella media in Europa, anche in molte parti del Sud, ma il recupero è molto lento e le regioni meridionali italiane restano in fondo alla classifica del lavoro. Secondo le tabelle Eurostat appena pubblicate sull’occupazione nella fascia tra i 15 e i 64 anni a livello regionale Calabria, Campania e Sicilia sono tra le quattro regioni ultime in Ue, facendo meglio solo della Guyana, regione d’Oltremare francese. Se invece si guarda solo alle regioni sul territorio europeo l’Italia ha le ultime quattro regioni della classifica aggiungendo anche la Puglia. Il dato è legato soprattutto alla bassa partecipazione femminile al mercato del lavoro con alcune aree che hanno meno di un terzo delle donne di età da lavoro che ha un’occupazione. La crescita del lavoro nel Sud è superiore a quella media in Ue (+0,4 punti) ma il divario è ancora troppo ampio soprattutto a causa della bassa occupazione femminile. La Campania con il 32,3%, e quindi meno di una donna su tre tra i 15 e i 64 anni al lavoro, è la regione europea con il tasso di occupazione femminile più basso, seguita dalla Calabria con il 33,1% e la Sicilia con il 34,9%. Il tasso è aumentato in Campania (+1,2 punti) e in Sicilia (+2,1 punti) più velocemente della media Ue che ha segnato una crescita di 0,5 punti dal 65,7% al 66,2% ma la distanza con l’Ue appare ancora siderale con oltre trenta punti in meno.