Scontro sulla legge anti crack: La Vardera incatenato ma la Regione smentisce ritardi

“A distanza di 6 mesi quella legge cui sono primo firmatario – dice La Vardera – non viene ancora applicata”

L’ex Iena Ismaele La Vardera si è incatenato alla Presidenza della Regione e con lui protesta anche Francesco Zavatteri, padre di un giovane ucciso da una overdose di crack nel 2022. E’ scontro sull’attuazione della norma contro il crack approvata da sei mesi per la lotta proprio alla diffusione di questa pericolosa droga.

“A distanza di 6 mesi quella legge cui sono primo firmatario – dice La Vardera – non viene ancora applicata. Per questo da oggi e fino a quando non avrò risposte serie e concrete farò un presidio davanti la presidenza della Regione. Non volevo arrivare a tanto, ma avevo chiesto un appuntamento all’assessore Faraoni, senza però mai essere ricevuto. Sospenderò la mia partecipazione nelle commissioni e non andrò in aula fino a quando qualcuno non mi riceverà. Questo governo deve smetterla di giocare con la vita delle persone. La situazione all’Asp di Trapani è l’ennesima dimostrazione di quanto importi a questo governo della salute dei siciliani”.
L’assessorato regionale della Salute ha precisato che i tempi di attuazione sono in linea con quanto previsto dalla normativa. L’assessorato regionale della Salute assicura, infine, che entro il mese di aprile, come da scadenze previste dalla legge, verranno fissati i criteri organizzativi e operativi delle unità mobili, dei servizi di drop-in e delle Equipe integrate multidisciplinari (Eim) e ulteriori indicazioni per i Centri ad alta soglia e di pronta accoglienza.