Imu, niente riduzione per i cittadini. Il Consiglio comunale “sotto ricatto della tagliola dello scioglimento”.

Nel corso della seduta di oggi il Consiglio Comunale di Sciacca ha esitato la delibera relativa alla salvaguardia degli equilibri di bilancio, a 24 ore dalla scadenza imminente previo scioglimento del Consiglio comunale
SCIACCA- Lo scorso 5 febbraio era stata bocciata, dall’opposizione, la proposta avanzata dall’Amministrazione comunale con le tariffe dell’Imu. La bocciatura aveva determinato l’applicazione delle aliquote base ed un minor gettito, per le casse comunali, pari a 1.2 milioni di euro. L’odierna delibera, sempre proposta dalla Giunta Termine prevede l’azzeramento dell’Imu sugli immobili dati in comodato d’uso (Sono interessati 180 cittadini) ed una riduzione sui terreni agricoli, per circa 120 mila euro. Delibera ritenuta irrisoria dall’opposizione. Ma sul Consiglio comunale incombe lo scioglimento a causa di una nuova norma di legge. Insomma, il Consiglio comunale ormai ha un ruolo di soccombente e la tagliola dello scioglimento del medesimo organismo. Nessuna alternativa, o voti o vai a casa. Il ha dovuto approvare le condizioni dettate dalla Giunta e di dover votare il riequilibrio di bilancio e le aliquote Imu così come proposte dall’Amministrazione. Niente riduzione a favore dei cittadini. Eppure, come ha evidenziato il consigliere comunale Ignazio Bivona, in altre occasioni ha trovato la copertura finanziaria. Come ad esempio, i lievitati costi del randagismo, dei rifiuti, dei 600 mila euro che si sono resi necessari per continuare a garantire il traporto pubblico locale. Gli uffici di ragioneria hanno segnalato a tempo di record lo squilibrio di bilancio alla Corte dei Conti. Una solerzia che, per l’opposizione, non è stata riscontrata per altre vicende. L’intervento più duro, oltre a quelli di Bono, Mandracchia, Catanzaro e Bewllanca, è stato quello di Ignazio Bivona. “Siamo sotto ricatto. Abbiamo ceduto al ricatto della tagliola dello scioglimento comunale”. Bivona è stato durissimo con l’ufficio ragioneria. “Il giorno dopo la bocciatura della delibera, abbiamo avuto la comunicazione della segnalazione alla Corte dei Conti. Questo è un atto ricattatorio perchè non era mai successo in questo Comune che in 24 ore si potesse arrivare ad una cosa come questa. La norma dice che nel momento in cui si verifica lo squilibrio va fatta la comunicazione. Lo squilibrio di bilancio in questo Comune negli anni si è sempre verificato e non c’è mai stata la stessa tempestività come quella attuale”. Per Bivona, la norma dice che “sani lo squilibrio in un mese e se hai risolto lo squilibrio non va interessata la Corte dei Conti. “Lei, dottor Carlino, doveva inviare gli atti alla Corte anche per le altre vicende che hanno comportato esborsi di ingenti somme, ma non l’ha fatto”, ha chiosato Bivona che ha aggiunto che il Consiglio comunale, come il sindaco, è un organo che viene eletto dal popolo. Bivona lancia un messaggio chiaro all’Amministrazione: “O si cambia registro o si va alla mozione di sfiducia”. L’opposizione si attendeva, oggi, un azzeramento della Giunta e un nuovo corso. Non c’è stato. Inizia un capitolo nuovo che, certamente, sarà tempestoso.