Capodieci: “L’Asp riceve donazioni solo esibendo fattura d’acquisto”

Il direttore generale dell’Asp di Agrigento risponde alla polemica dell’associazione “Orazio Capurro” in merito alla donazione ancora non accettata di una apparecchiatura
AGRIGENTO- La direzione generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento interviene sulle polemiche sollevate dalla onlus “Capurro” di Sciacca in merito a presunti dinieghi nell’accettare delle donazioni di attrezzature da parte della stessa associazione. “L’Asp di Agrigento – dichiara il direttore generale ASP, Giuseppe Capodieci – accetta con gratitudine i gesti di generosità da parte di enti ed associazioni che decidono di donare beni o attrezzature utili alle finalità aziendali e a beneficio della collettività. In più di un’occasione la direzione strategica, oltre ad esprimere un sentito ringraziamento agli organismi donanti, ha sottolineato il valore della sinergia tra istituzione ed associazionismo che trova spesso espressione proprio nei gesti di donazione in favore di reparti o strutture aziendali. Aggiunge Capodieci: “In quanto ente pubblico ed in ossequio a quanto disposto dalle attuali normative antiriciclaggio, anche l’ASP di Agrigento, nel recepire beni a qualsiasi titolo, deve seguire pedissequamente un preciso iter amministrativo che prevede, in primis, la presentazione della fattura d’acquisto degli stessi beni. In questo senso, saremo felici di accettare la donazione da parte della onlus “‘Capurro”’ di Sciacca nel momento in cui, come più volte già espresso all’associazione, la stessa produrrà la o le fatture d’acquisto”. Alessandro Capurro aveva criticato, anche sui social, la risposta ricevuta venerdì scorso dall’assessora Daniela Faraoni che disse che la pubblica amministrazione non è obbligata a ricevere donazioni. “In mia presenza, durante l’inaugurazione del nuovo pronto soccorso di Sciacca – conclude il direttore Capodieci – l’assessore, esprimendo il suo punto di vista al legale rappresentante dell’associazione, ha dimostrato la consueta signorilità e professionalità adducendo con garbo le proprie argomentazioni che, evidentemente, non sono state del tutto comprese”.