E’ morto Bruno Pizzul voce amata dello sport italiano

Il suo stile inconfondibile ha accompagnato gli appassionati, distinguendosi per commenti pacati e mai sopra le righe

Il giornalismo sportivo perde una delle sue voci più autorevoli e amate: Bruno Pizzul è morto all’età di 86 anni all’ospedale di Gorizia, a pochi giorni dal suo 87° compleanno. Ha raccontato con eleganza e misura alcuni dei momenti più esaltanti della Nazionale Azzurra di calcio. Per cinque Mondiali e quattro Europei, il suo stile inconfondibile ha accompagnato gli appassionati, distinguendosi per una telecronaca pacata e mai sopra le righe. Il suo ultimo commento risale all’agosto 2002, segnando l’addio alle telecronache, sebbene abbia continuato a collaborare con la Rai in programmi come Domenica Sprint e La Domenica Sportiva. Amava il calcio e lo aveva anche praticato con discreti risultati, prima nella squadra parrocchiale di Cormons, la Cormonese, poi nella Pro Gorizia, alternando studio e attività sportiva. Divenuto calciatore professionista, fu ingaggiato dal Catania nel 1958. Giocò anche nell’Ischia, Udinese e Sassari Torres, ma la sua carriera sportiva finì presto a causa di un infortunio al ginocchio. Laureato in giurisprudenza, insegnò materie letterarie nelle scuole medie prima dell’assunzione in Rai per concorso.