Ex province, si vota il 27 aprile. Riuscirà Ambrogio a varcare la soglia di sala Giglia?
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Le elezioni per le ex Province si svolgeranno il prossimo 27 aprile. Voteranno solamente sindaci e consiglieri comunali, una cosa loro. Ambrogio aspira ad essere eletto
Fallito il tentativo di andare al voto con la partecipazione dei cittadini, adesso la politica regionale è al lavoro per fissare la data delle votazioni per le ex province. Voto popolare abolito dal governo Crocetta rimasto noto anche per la chiusura, 9 anni fa, delle Terme. In relazione ad una legge precedente non si può andare più in là del 27 aprile, mentre prima sarebbe assai arduo organizzare le elezioni. Da premettere che non si sono mai svolte in tal modo. Bisogna convocare i comizi 45 giorni prima del voto e presentare le liste 20 giorni prima. La data del 27 aprile comporta che le liste andrebbero depositate fra un mese e mezzo. E non è compito facile poichè i partiti non potrebbero avere il pieno controllo dei sindaci e dei consiglieri dei territori che saranno chiamati al voto. Potrebbero nascere candidature anomale frutto di accordi trasversali che ogni sindaco ha costruito a livello provinciale andando oltre il partito di appartenenza. La legge impone anche di candidare solo chi ha davanti a sé almeno altri 18 mesi di mandato da sindaco. E questo restringe ancora di più il campo dei papabili.
GIUSEPPE AMBROGIO GIA’ ALLA RICERCA DI VOTI
A Sciacca, il consigliere comunale Giuseppe Ambrogio, transitato al Pd poco tempo fa, è già in campagna elettorale. E’ il sogno che coltiva da tempo e il suo peregrinare tra diversi partiti con l’approdo finale al Pd crede di realizzarlo con l’appoggio del deputato e capogruppo all’Ars, Michele Catanzaro. A Sciacca può contare sui 4 consiglieri del Pd di Catanzaro, mentre il sindaco Fabio Termine, aderendo al Pd lo scorso 31 dicembre, ma con la corrente avversaria a quella di Catanzaro, certamente dovrà assecondare le scelte del suo riferimento regionale del Pd, Provenzano. Ma, nel contempo, Ambrogio deve mettere in conto che il clima politico all’interno del Pd è mutato e vi è una consistente presenza dell’area di Provenzano e della segretaria nazionale del Pd. Insomma, Ambrogio potrebbe aver fatto i conti senza l’oste e vedersi presentare una cifra molto diversa da quella da lui immaginata.