Aica aveva attivato sorveglianza pozzi Carboj con dipendenti ma ha dovuto annullarla

L’azienda idrica Comuni Agrigentini ora farà appello al Prefetto per individuare soluzioni a questo fenomeno che acuisce l’emergenza a Sciacca e in parte della provincia

SCIACCA. Aica dopo il furto di metà gennaio a pozzi Carboj, aveva disposto che dipendenti vigilassero sul posto a rotazione, a protezione e come deterrente. “A fronte di una segnalazione sindacale – dice oggi una nota aziendale – tale genere di vigilanza non è stato più possibile in ottemperanza alla normativa vigente”. In poche parole, tale lavoro non fa parte del contratto.

In effetti, appena sono stati ritirati i dipendenti preposti alla sorveglianza, è stato commesso il secondo furto, provocando un danno economico per Aica stimato in oltre 100.000 euro. Ma, forse, occorrerebbe un servizio di vigilanza assegnato ad una ditta specializzata. O un impianto di videosorveglianza, che qualcuno dice ci sia. Suggeriamo, inoltre, di predisporre anche un progetto di alimentazione alternativa in caso di stop agli impianti. Un impianto elettrigeno, ad esempio, che entri in funzione non appena ci sono difficoltà tecniche. Oggi Aica dice che della vicenda informerà il Prefetto, al fine di approntare delle soluzioni efficaci.