Finto carabiniere e finto incidente. In manette pregiudicato napoletano per aver truffato un’anziana

La donna sarebbe stata contattata di buon mattino da un soggetto che, qualificatosi quale Maresciallo dei Carabinieri, le aveva richiesto soldi o monili in oro per risarcire la vittima di un finto incidente stradale causato dal figlio

I Carabinieri della Stazione di Castellammare del Golfo hanno arrestato un 49enne pregiudicato napoletano, in esecuzione di un’ordinanza applicativa di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Trapani, per truffa aggravata e sostituzione di persona.

L’odierno provvedimento scaturisce da un’indagine condotta a seguito di una denuncia presentata, lo scorso mese di ottobre, da una donna di 78 anni che aveva subito una truffa col metodo del sedicente Carabiniere e del finto incidente stradale di un familiare.

La donna sarebbe stata contattata di buon mattino da un soggetto che, qualificatosi quale Maresciallo dei Carabinieri, le aveva richiesto soldi o monili in oro per risarcire la vittima di un finto incidente stradale causato dal figlio. Immediatamente si era quindi presentato a casa dell’anziana un complice (odierno arrestato) a cui la donna aveva poi consegnato monili in oro per un ammontare di circa 5000 euro.

Dopo aver finalmente contattato il proprio figlio per l’anziana l’amara sorpresa che si era trattata di una truffa. Grazie alla visione delle immagini di impianti di videosorveglianza pubblici e privati, i Carabinieri sono riusciti ad individuare l’autore della truffa che è stato ora ristretto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione di Caivano (NA).

L’Arma dei Carabinieri di Trapani, coordinata dalla locale Procura, ha svolto nei mesi scorsi determinanti attività di contrasto al fenomeno delle truffe ai danni di anziani che hanno consentito di arrestare 3 persone in flagranza e denunciare numerose persone.

Continua a rimanere alto l’impegno dell’Arma anche sotto il profilo della prevenzione, con incontri da parte dei militari nei circoli ricreativi, associativi e nelle parrocchie per informare la cittadinanza del rischio e delle modalità con cui vengono perpetrate queste truffe.