L’Altra Sciacca e Menelaw Sete insieme a Salvador per celebrare il linguaggio universale dell’arte

Con la preziosa collaborazione di Turi Dimino, in occasione del Carnevale 2025 l’artista ha dipinto un piccolo carro allegorico, ispirato ai celebri “trios elétricos” che hanno fatto la storia musicale di Salvador e del Brasile.

SCIACCA. Lo scorso 28 gennaio, presso il prestigioso Ospedale Pediatrico “Martagão Gesteira” di Salvador de Bahia, si è svolto il progetto “Arte Senza Frontiere”, volto a promuovere l’inclusione sociale attraverso l’arte.

Ideato e condiviso dall’artista internazionale Menelaw Sete, dalla pedagoga Jacy Lins e dal saccense Turi Dimino, in collaborazione con l’associazione L’Altra Sciacca, il progetto mira a celebrare la vita attraverso il linguaggio universale dell’arte, che sia pittura, musica o performance.

In occasione del Carnevale 2025, Menelaw Sete – con quasi 40 anni di esperienza artistica – ha dipinto un piccolo carro allegorico, ispirato ai celebri “trios elétricos” che hanno fatto la storia musicale di Salvador e del Brasile. Il carro, arricchito da colori, suoni e performance, ha portato allegria e speranza ai bambini ricoverati nell’ospedale. Questa prima edizione del progetto ha visto la donazione del carro allegorico alla fondazione ospedaliera “Martagão Gesteira”, che ha abbracciato con entusiasmo l’iniziativa, riconoscendone il valore umano ed educativo.

Il progetto si propone di dimostrare come l’arte possa diventare uno strumento potente per creare nuovi orizzonti emozionali, soprattutto per i bambini meno fortunati. La sinergia tra la creatività di Menelaw Sete, l’esperienza educativa di Jacy Lins e il supporto di Turi Dimino conferma l’importanza di abbattere le barriere culturali e sociali, diffondendo un messaggio di speranza e solidarietà. L’iniziativa è stata supportata dall’Associazione L’AltraSciacca che, seguendo gli stessi principi dell’iniziativa di Menelaw Sete, per la prossima edizione del Carnevale di Sciacca organizzerà, come avvenuto nel 2024, l’esibizione dei gruppi mascherati presso il reparto di pediatria dell’Ospedale di Sciacca Giovanni Paolo II. Ancora una volta, quindi, le città di Sciacca e Salvador de Bahia si ritrovano accomunate in qualcosa che da ancora forza al gemellaggio avviato nel 2001.