Cadavere nel pozzo a Raganella: suicidio ipotesi privilegiata ma la salma al momento è sotto sequestro
Indagini della Polizia. Ad estrarre il corpo sono stati i vigili del fuoco del nucleo Saf del comando provinciale di Agrigento, che si sono calati all’interno del pozzo profondo 5 metri, dove è stata rilevata la presenza di poco più di un metro di acqua.
SCIACCA. La salma dell’agricoltore di 58 anni trovato morto dentro un pozzo in contrada Raganella è a disposizione dell’autorità giudiziaria per le indagini di rito, ma dopo il recupero e l’ispezione cadaverica eseguita sul posto dalla quale non sono emerse ferite diverse dalle contusioni provocate dalla caduta, sembra venga privilegiata l’ipotesi del suicidio. La botola di accesso al pozzo è stretta ed appare improbabile l’ipotesi dell’incidente, che pure è stata esaminata.
Il cadavere è stato trovato nel tardo pomeriggio di ieri all’interno di un pozzo in contrada Raganella. La segnalazione alla polizia è stata fatta dai familiari. La vittima è il proprietario del terreno in cui si trova il pozzo e fino a poco tempo fa abitava in una casa che sorge nello stesso terreno. Era celibe ed oltre a lavorare nel terreno di famiglia, coltivato a uliveto e agrumeto, durante l’anno svolgeva anche il lavoro di operaio forestale. Ad estrarre il corpo sono stati i vigili del fuoco del nucleo Saf del comando provinciale di Agrigento, che si sono calati all’interno del pozzo profondo 5 metri, dove è stata rilevata la presenza di poco più di un metro di acqua. I rilievi sono stati eseguiti dalla Polizia scientifica del commissariato di Sciacca, che hanno poi consegnato una relazione alla locale Procura, che coordina le indagini.
Il corpo senza vita dell’agricoltore è stato trasportato al cimitero dall’agenzia di onoranze funebri Vito Santannera.