Accoltellò moglie e figli, a febbraio inizia il processo a Sciacca

La prima udienza a carico di Daniele Alba è stata fissata il 25 febbraio al Tribunale di Sciacca. Sarà celebrato con il rito abbreviato

CIANCIANA- Per il meccanico ciancianese di 35 anni, Daniele Alba, il 25 febbraio inizia il processo -dinanzi al giudice Dino Toscano- e deve rispondere di tentato triplice omicidio, sequestro di persona, resistenza a pubblico ufficiale, maltrattamenti in famiglia e detenzione di proiettile. Lo scorso 23 maggio fu un giorno funesto per Cianciana. Tentò di uccidere moglie e i due figlioletti. Fu un miracolo che non avvenne la strage. Vennero ricoverati e per uno dei due piccoli il quadro clinico fu molto critico. I medici riuscirono a salvarlo e fu sottoposto a interventi chirurgici. Alba si trova, da quel giorno, in carcere. A rapprsentare la pubblica accusa sono i magistrati inquirenti L’indagine è coordinata dai sostituti Brunella Fava e Alberto Gaiatto. Daniele Alba è difeso dagli avvocati Maurizio Gaudio e Luca Burgio del Foro di Sciacca. Una perizia psichiatrica ha stabilito che per i fatti riferibili all’accoltellamento, Alba non era in grado di intendere e di volere, ma non per le altre ipotesi di reato avvenute in precedenza. La moglie si costituirà parte civile nel processo. Durante quei momenti tragici, è stato necessario anche l’intervento del Reparto Operativo di Agrigento per irrompere nell’abitazione di Alba. A quanto risulterebbe, il meccanico non sopportava il fatto che la donna volesse divorziare.