Consiglio comunale: Il Pd assente evidenzia la crisi nella coalizione. Seduta sospesa per “invasione di campo”

Dopo due ore di dibattito iniziale su diverse comunicazioni, la seduta è stata sospesa a causa dell’intemperanza di un cittadino che entrato un sala Falcone-Borsellino ha urlato e inveito contro Giunta e Consiglio. Intervenute le forze dell’ordine

SCIACCA- La seduta consiliare di ieri sera è sembrata più simile all’atmosfera tetra di un film horror. Appare subito chiaro che il Pd continua a lanciare un chiaro messaggio di belligeranza al sindaco Fabio Termine non presentandosi in aula. Nessuno dei quattro consiglieri è presente. Solo il vicesindaco Valeria Gulotta tra i banchi del governo cittadino. Ma la Gulotta non è consigliere comunale. In aula spicca il silenzio da parte dei banchi della coalizione di Termine. Solo un intervento della mizzichina Daniela Campione per attestare la solidarietà al sindaco di Licata oggetto di pesanti intimidazioni. Più che dibattito, quello di ieri sera è apparso come monologo dell’opposizione che è riuscita a sdoppiarsi e fare opposizione a se stessa. Infatti, c’è stata tensione e interventi polemici tra i consiglieri del gruppo misto, Blò, Brucculeri e Santangelo e il resto dell’opposizione. Il pomo della discordia riguarda la costituzione di gruppi consiliari con meno di due consiglieri. Ne è nato un dibattito che ha caratterizzato uno scontro al vetriolo tra le due parti della stessa opposizione. Dall’altro lato, nei banchi della sparuta rappresentanza consiliare della maggioranza, Leonte, Curreri e Campione erano spettatori di uno spettacolo poco edificante messo in scena dall’opposizione. Si è passati ad affrontare la discussione sulle comunicazioni. A parlare solo l’opposizione, come se fosse un monologo; se la sono cantata e se la sono suonata in house. I temi sono quelli ormai soliti. La lotta al randagismo mai risolta, anzi peggiorata. La Ztl. Si è discusso anche del reparto oncologico dell’ospedale dove è stato nuovamente sospeso un servizio importante per i pazienti oncologici, la nutrizione specifica degli stessi. Un servizio assai utile che aiuta i pazienti nell’alimentazione associata a ciò che comporta la patologia e i trattamenti chemioterapitici. Il fatto più eclatante della breve seduta consiliare è l’assenza del gruppo consiliare del Pd. Assenza per lanciare un chiaro messaggio al sindaco Termine. Il Pd vuole il “tagliando” della Giunta, una sua rivisitazione, ma soprattutto una maggiore rappresentanza in giunta in considerazione che il partito dell’onorevole Michele Catanzaro vuole un terzo assessorato. Il sindaco Fabio Termine resiste e mostra un muro di gomma in cui riesce bene. Il risultato è che vige uno stallo che si riverbera sull’attività amministrativa. Termine insiste nel chiamare la revoca dell’ex assessore Salvatore Mannino rotazione prevista nell’accordo elettorale. Solo che è lo stesso Mannino a smentire pubblicamente Termine dichiarando che non c’era nessun accordo in tal senso. Il dibattito sulla situazione politica stava entrando nel vivo quando un cittadino ha iniziato a urlare e inveire contro le istituzioni. Un fiume in piena che invano gli agenti della Polizia Municipale hanno tentato di arginare. E’ stato necessario l’intervento di Carabinieri e Polizia e anche la presenza di un ambulanza. A proposito di gruppi consiliari. Ieri sera è emerso che ogni gruppo non può esistere in aula con meno di due consiglieri, tranne se fa parte di un partito rappresentato all’Ars o nel Parlamento italiano. Ciò significa che il gruppo consiliare Mizzica non esiste e che Daniela Campione deve convergere nel gruppo misto. Il vittorioso sindaco, in buona sostanza, non ha più il suo gruppo consiliare, dimagrito con la transumanza di Gabriele Modica da Mizzica al Pd e prima ancora con la fuoriuscita di uno dei fondatori del movimento, Giuseppe Catanzaro. Insomma, avendo seguito la seduta consiliare con la diretta televisiva di Rmk, rimane l’amaro in bocca e pare appropriato definire la seduta una rappresentazione tragica e farsesca. L’appropriato titolo di tale rappresentazione calzerebbe bene con “Povera Sciacca”.