Frattura al femore e angioplastica: ospedali di Agrigento e Sciacca tra i migliori in Italia
Il divario fra le strutture sanitarie del Nord e del Sud è ancora elevato visto che i migliori ospedali si trovano quasi tutti al Centro-Nord, ma il passo in avanti è positivo
SCIACCA. Dal report annuale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), gli ospedali San Giovanni di Dio di Agrigento e Giovanni Paolo II di Sciacca risultano fra i migliori ospedali d’Italia.
Agenas effettua il monitoraggio delle performance di ospedali pubblici e privati d’Italia che certifica alcuni precisi reparti e nel caso di frattura del femore in pazienti sopra i 65 anni, nella classifica delle 14 migliori strutture, tra le tre segnalate in Sicilia c’è l’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Dato significativo nonostante i problemi di questi ultimi anni del reparto di Ortopedia.
Per l’angioplastica coronarica con impianto di Stent eseguita entro 90 minuti dall’arrivo in ospedale, tra le cinque migliori in Sicilia ci sono ancora il San Giovanni di Dio e il Giovanni Paolo II di Sciacca, seguiti dal Barone Romeo a Patti, nel Messinese, il Sant’Antonio Abate di Trapani e il Civico di Palermo. Per Sciacca si tratta di una conferma ed il dato è destinato a migliorare dopo l’apertura della seconda sala di emodinamica nell’ospedale saccense.
Il divario fra le strutture sanitarie del Nord e del Sud è ancora elevato visto che i migliori ospedali si trovano quasi tutti al Centro-Nord, ma il passo in avanti è positivo.
Soddisfazione viene espressa dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani: Siamo estremamente soddisfatti dei risultati raggiunti dal sistema sanitario siciliano – dice – lLe evidenze del rapporto dell’Agenas testimoniano l’impegno e la determinazione con cui la nostra Regione ha lavorato per migliorare l’assistenza e per ridurre il divario storico con altre aree del Paese. Il balzo in avanti, sottolineato anche dal direttore generale Mantoan, è frutto di investimenti mirati e della dedizione del personale. Tuttavia – aggiunge – come giustamente osservato da Agenas, questa prerogativa da sola non è sinonimo di efficienza. Per questo, ci impegniamo a far sì che essa sia sempre accompagnata da una gestione responsabile e orientata ai risultati”.