Strage Altavilla Milicia: l’assassino era incapace di intendere e di volere
Dopo la relazione dei consulenti nominati dalla Procura di Termini Imerese, Giovanni Barreca ha lasciato il carcere e trasferito in una struttura psichiatrica
Giovanni Barreca, accusato di avere torturato e ucciso, un anno fa, insieme alla figlia diciassettenne e a una coppia di amici, Sabrina Fina e Massimo Carandente, la moglie Antonella Salamone e i figli Kevin e Emanuel di 16 e 5 anni, è stato dichiarato incapace di intendere e di volere.
Dopo la relazione dei consulenti nominati dalla Procura di Termini Imerese, l’ex muratore ha lasciato il carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, dove era recluso, per essere trasferito in una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), una struttura sanitaria che ospita persone affette da patologia psichiatrica. L’uomo durante la detenzione voleva liberare i compagni di cella dalla possessione del diavolo.
La strage avvenne ad Altavilla, nel palermitano, al culmine di un rito per liberare la famiglia da fantomatiche presenze demoniache. Secondo la perizia, Barreca ancora oggi sarebbe in preda a un delirio mistico.