Terme: entro il 31 dicembre avviso esplorativo per trovare il privato disponibile ad investire

La Regione ha fatto sapere che mentre per Acireale non sono emerse problematiche, per Sciacca si sta definendo la risoluzione delle criticità

Ieri pomeriggio a Palermo il tavolo tecnico tra la Regione ed i sindaci di Sciacca ed Acireale Fabio Termine e Roberto Barbagallo. Un incontro convocato dal presidente della Regione Renato Schifani, che ha voluto così coinvolgere i Comuni nelle procedure che si stanno portando avanti per la riqualificazione degli impianti termali delle due città. L’iniziativa è stata molto apprezzata dopo gli impegni annunciati e non mantenuti del precedente governo regionale.  Schifani, a differenza di Musumeci, ha dimostrato che vuole avviare un dialogo paritario con l’ascolto delle richieste e delle proposte avanzate dai rappresentanti del territorio. Ed ha detto che l’intervento dei due Comuni è strategico per la definizione di alcuni passaggi amministrativi, nonché per determinare le condizioni per un salto di qualità delle strutture  e del tessuto economico dei rispettivi territori, che consenta di cogliere appieno le potenzialità di sviluppo offerte dal rilancio delle terme. All’incontro, oltre al governatore che ha accolto i sindaci e poi lasciato spazio ai suoi uffici, erano presenti i dirigenti generali delle Attività produttive, Carmelo Frittitta, delle Finanze, Silvio Cuffaro, del Dipartimento regionale tecnico, Duilio Alongi, il consulente in materia del presidente Simona Vicari, Luciano Abbonato in rappresentanza della Cassa depositi e prestiti e il presidente del comitato civico Patrimonio termale di Sciacca, Antonino Porrello.

La Regione ha fatto sapere che mentre per Acireale non sono emerse problematiche, per Sciacca si sta definendo la risoluzione delle criticità in modo da poter essere pronti a pubblicare il bando per l’affidamento nei termini stabiliti dall’Accordo di coesione. Si è appreso che Cassa Depositi e Prestiti fa parte del progetto e che entro il 31 dicembre verrà pubblicato l’avviso esplorativo per trovare il privato disposto ad investire. Il patrimonio da riqualificare comprende lo stabilimento curativo, il Grand hotel, parco e piscina annessa, convento di San Francesco e centro di accumulo acque. Non ci sono per questioni tecniche e burocratiche i due alberghi di San Calogero, altra pagina nera della gestione regionale. Ma si dovrà trovare anche per questi beni una soluzione. Si vuole ottenere dall’imprenditore privato interessato investimenti economici immediati, per sostenere il progetto di rilancio per poi acquisirne la gestione. Nell’immediato si sta operando per la piena fruizione delle proprietà immobiliari e per il ripristino e la valutazione delle acque termali dei due impianti.

Particolare curioso ma che potrà fare discutere, è quello riferito dal coordinatore del comitato civico, Nino Porrello in un suo articolo su Servire Sciacca: al sindaco Fabio Termine sarebbe stato espressamente richiesta la disponibilità del Comune a consentire al futuro affidatario che l’area dinanzi all’ingresso dello stabilimento termale venga inibita al traffico veicolare e resa  pertinenza del complesso termale.

«La volontà ferma e decisa del mio governo – ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – è quella di riaprire le terme di Acireale e di Sciacca e lo stanziamento di 90 milioni di somme Fsc ne è chiara dimostrazione. Ci aspettiamo dai due territori la massima collaborazione perché questa è un’occasione irripetibile per raggiungere quello che è un obiettivo di tutti. Stiamo lavorando per creare i presupposti per massimizzare l’appetibilità dell’avviso pubblico per la progettazione definitiva, la costruzione e l’affidamento della gestione ai privati, dopo la consultazione con il territorio. E lo facciamo seriamente, come è costume di questo governo, grazie all’impegno quotidiano dei direttori, che ringrazio. Il mio sogno è quello di restituire alla Sicilia queste due preziose realtà».

I due sindaci hanno espresso valutazioni positive per la determinazione con cui il presidente Schifani sta portando avanti la problematica terme. Da oltre un anno l’attuale governatore sta svolgendo un intenso lavoro finalizzato alla valorizzazione di risorse che per lo sviluppo dell’isola non meritano di rimanere abbandonate e in stato di degrado. E rispetto a chi lo ha preceduto, fino ad oggi sta dimostrando con i fatti che mantiene le promesse, prima fra tutti quella del coinvolgimento del territorio.