C’è crisi idrica ma l’acqua si disperde per strada. Aica non interviene e nemmeno il Comune, mentre i cittadini pagano il doppio il trasporto con autobotte
In città sono diverse le perdite idriche. C’è grave crisi idrica, si cercano nuovi pozzi, si invitano i cittadini a moderare l’uso dell’acqua. Ma è uno scempio e un’offesa per gli stessi cittadini a vedere come l’acqua “abbonda” e si disperde a causa delle numerose perdite idriche che non vengono riparate
SCIACCA- Cattivo esempio da parte di due entità pubbliche. La prima è Aica, gestore del servizio idrico nel territorio agrigentino, la seconda è il Comune. Le foto riportano due copiose perdite in via Lido che perdurano da mesi. Tutti i saccensi sanno bene che le perdite idriche ormai sono diffuse sul territorio saccense. Preziosissima acqua che si disperde. Aica è in serie difficoltà e non riesce a gestire con efficienza il servizio idrico. Il sindaco di Sciacca, Fabio Termine, recentemente ha scritto, in una nota indirizzata ad Aica, che sarebbe intervenuto il Comune in via sostitutiva alla medesima Aica nella riparazione delle perdite idriche, trattenendo le somme dai costi che lo stesso Comune ha nei confronti del gestore idrico pubblico. Il risultato è che Aica non interviene e trasmette il vizio al Comune il quale anch’esso non interviene. Insomma, la “minaccia” del sindaco è rimasta solo sulla carta mentre le perdite idriche continuano a esprimere tutta l’inefficienza dei due enti pubblici. I sindaci sono impegnati nella ricerca di nuovi pozzi, come imposto dalla Protezione Civile regionale, ma anche a emettere ordinanza con cui si invitano i cittadini a far dell’acqua un uso limitato all’indispensabile. Nel frattempo, mentre l’acqua si disperde vergognosamente, il cittadino subisce anche l’angheria di pagare il doppio il costo del trasporto dell’acqua tramite autobotte.