Il 31 agosto al primo dei due concerti de “Il Volo” nella Valle dei Templi pubblico in abiti invernali
Durante la prima serata si registrerà uno spot che verrà trasmesso a Natale in tutto il mondo per lanciare “Agrigento Capitale della Cultura 2025”. Costo complessivo 1 milione e 200 mila euro
Un evento destinato a diventare un mega spot pubblicitario a livello mondiale, magari con l’obiettivo di cancellare le polemiche ed i ritardi per Agrigento capitale della cultura 2025 e le immagini negative di una terra con gravi problemi idrici.
Il duplice concerto che “Il Volo” terrà ad Agrigento, nella Valle dei templi i prossimi 31 agosto e primo settembre è finanziato dalla Regione Siciliana, con i fondi per “Agrigento Capitale Italiana della Cultura”, e verrà registrato in due tempi, davanti a un pubblico ridotto, di fronte al tempio della Concordia.
Il primo giorno, infatti, ci sarà una registrazione necessaria per consentire il montaggio finale dello spot poi trasmesso da Mediaset e da altri network Usa alla fine dell’anno, con copertura pari al 97 per cento del territorio americano.
Proprio per questo motivo una parte dei posti a sedere sarà riservata alle “comparse”, oltre 150 spettatori che assisteranno agli spettacoli con indosso, abiti rigorosamente invernali per dare credibilità al “concerto fiction”.
Il tutto al prezzo totale di un milione e 200mila euro, che verrà ripartito al 50 per cento tra i costi artistici e quelli di produzione televisiva. La determina firmata dal direttore del Parco archeologico, Roberto Sciarratta – si legge oggi su LA SICILIA – parla chiaro: duecentomila euro sono previsti per il compenso de Il Volo, inclusi i diritti tv sia per l’Italia che per l’estero a fronte di 312mila euro stanziati per le spese artistiche, poi i costi per l’orchestra, 42mila euro, quelli per il direttore d’orchestra (16mila euro) e il coro 12mila euro e altri costi ancora per i musicisti del gruppo mentre per la produzione televisiva andranno 374mila euro necessari per riprendere i due concerti tra il noleggio dell’unità video (90mila euro) le attrezzature audio e gli operatori specializzati (45mila euro).