Emergenza idrica: Aica sostiene che nel piano di riduzione regionale c’è disparità di trattamento
Chiesto urgente tavolo tecnico per rideterminare le riduzioni di fornitura che Sicilacque ha previsto per la provincia di Agrigento
“Rideterminare le riduzioni di fornitura idrica previste da Sicilacque per la provincia di Agrigento per “riequilibrare le forniture e ripartire equamente le risorse del territorio”. Con questa richiesta l’Azienda Idrica Comuni Agrigentini vuole la convocazione urgente al Genio Civile per una ripartizione equa delle risorse idriche.
Secondo il gestore, ci sarebbe una potenziale “disparità di trattamento tra gli utenti”. Tale valutazione è stata fatta durante una riunione di lavoro tra il Consiglio di Amministrazione, il Direttore Generale e i tecnici di AICA, in ordine all’attuale crisi idrica nei territori gestiti dall’azienda, e contestualmente per analizzare la situazione in essere, anche a fronte della dotazione idrica fornita da Siciliacque, alla luce del piano di razionamento delle forniture già avviato da gennaio su tutti gli acquedotti a scala regionale.
Secondo Aica “allo stato attuale c’è una riduzione della dotazione idrica di circa il 25% ai comuni forniti dall’acquedotto Favara di Burgio e una riduzione di circa il 40% ai comuni forniti dal sistema formato dagli acquedotti Fanaco, Voltano e Tre Sorgenti”. Nel sottolineare i significativi disagi che tali riduzioni stanno comportando alle utenze del territorio gestito, il direttore generale di Aica Claudio Guarneri e il cda, ritengono si debba intervenire per fare una ulteriore valutazione delle suddette riduzioni, nell’ottica di riequilibrare le forniture e ripartire equamente le risorse nel territorio.