Dal 2006 al 2021 in Sicilia l’avanzata del cemento nei Comuni costieri è aumentata del 6%
Il consumo di suolo costiero sul totale regionale è pari al 56,4%, il più elevato in Italia
Il 77% della costa siciliana è a rischio di erosione, il 56% è stato cancellato dall’avanzata del cemento con il risultato che in 15 anni è scomparso il 6% del litorale. La denuncia è di Legambiente Sicilia, che sottolinea come le cause del rischio di erosione siano “diverse”, ma “quelle che hanno inciso di più negli ultimi 30 anni sono state gli interventi di artificializzazione e cementificazione, sia legale che illegale realizzati lungo le nostre coste”.
Dal 2006 al 2021, l’avanzata del cemento nei Comuni costieri è aumentata del 6% e il consumo di suolo costiero sul totale regionale è pari al 56,4%, il più elevato in Italia. Ad aggravare ulteriormente la situazione concorre sempre di più la crisi climatica e i suoi effetti. “La Sicilia è la regione italiana più colpita da fenomeni meteorologici e idrogeologici, tra cui piogge intense e mareggiate che aggravano l’erosione principalmente durante l’inverno”, spiega l’associazione ambientalista. Nel periodo 2010-2023 sono stati 154. A preoccupare è anche il progressivo innalzamento del livello del Mediterraneo che, secondo i dati dell’Ipcc, nell’ultimo secolo si è innalzato in media di 1,4 mm l’anno.