Saldi estivi, i consigli di Federconsumatori”

Ieri è cominciata la stagione estiva degli sconti in Sicilia e nella quasi totalità delle regioni

Saldi estivi: Federconsumatori come ogni anno fornisce alcuni consigli utili per ridurre il rischio di essere truffati, raggirati o di incorrere in finte promozioni:

L’ articolo 17bis del Codice del Consumo prevede l’obbligo, per i negozianti, di indicare chiaramente, oltre alla percentuale di sconto e al prezzo finale, anche il prezzo più basso applicato nei 30 giorni antecedenti l’avvio dei saldi. I commercianti che non rispettino tale regola rischiano una sanzione da 516,00 a 3.098,00 euro”.

Il cartellino deve indicare sia il prezzo pieno che quello ridotto, nonché la percentuale di sconto e il prezzo più basso applicato nei 30 giorni antecedenti l’avvio della stagione dei saldi.

Per evitare che i potenziali clienti possano confondere la merce in saldo con gli altri articoli in vendita, negli espositori, le due categorie di prodotto dovranno essere separate.

Lo sconto e il prezzo riportati sul cartellino sono quelli che l’esercente è tenuto ad applicare. Qualora il prezzo in cassa risulti diverso da quello esposto, il consumatore può richiedere che venga applicato il prezzo indicato sullo scaffale o sul cartellino (a meno che non si tratti di un errore evidente). Se si dovessero presentare delle difficoltà non esitate a rivolgervi alla Polizia Municipale o alla Guardia di Finanza.

La normativa vigente obbliga gli esercizi commerciali a garantire ai clienti il pagamento tramite POS, quindi con carta di credito o bancomat. Nel caso in cui l’esercente non consenta tale opzione di pagamento, o la consenta solo oltre una determinata soglia di spesa, è possibile segnalare l’episodio alla Guardia di Finanza.

In linea di massima è preferibile evitare di acquistare nei punti vendita che non espongano la percentuale di sconto ed i prezzi (quello pieno, quello scontato e quello più basso applicato nei 30 giorni antecedenti), nonché diffidare delle offerte eccessivamente vantaggiose (pari o superiori al 60%), dietro a cui potrebbe nascondersi un tentativo di truffa o un prodotto contraffatto.

Accade spesso che nei negozi vengano aggiunti, tra la merce in saldo, prodotti che non sono di fine stagione ma che, semplicemente, sono delle rimanenze di magazzino. In questo caso lo sconto potrebbe non essere così conveniente, soprattutto se si considera che si tratta di uno sconto applicato su merce che sta in deposito da molto tempo”.

I punti vendita non sono tenuti per legge a permettere la prova dei capi di abbigliamento prima dell’acquisto, così come, in assenza di vizi o difetti, il cambio del prodotto è rimesso alla discrezionalità del commerciante.

In generale consigliamo di diffidare di quegli esercizi che non consentono di provare i capi: potrebbe essere indice di poca trasparenza. Inoltre, prima di acquistare qualcosa in saldo, assicuratevi di poterla restituire se e qualora non dovesse andare bene.

È poi buona norma evitare di acquistare prodotti la cui etichetta non indichi, oltre alla composizione, anche le modalità di manutenzione: si eviteranno così spiacevoli incidenti nelle operazioni di lavaggio”

Se da una parte il negoziante non è tenuto per legge a sostituire un prodotto integro, la situazione cambia radicalmente in caso di prodotto difettoso.

In alternativa alla sostituzione è possibile usufruire della riparazione o richiedere una riduzione proporzionale del prezzo o ancora scegliere la risoluzione del contratto. Va precisato che l’opzione non deve risultare eccessivamente onerosa o oggettivamente impossibile per il venditore. Anche il venditore ha dei vincoli in tal senso: la riparazione o la sostituzione, infatti, devono essere eseguite in un congruo termine e senza arrecare notevoli inconvenienti al consumatore.

Il cliente può chiedere il rimborso del prezzo pagato se il bene non risulti conforme al contratto di vendita o comunque alle descrizioni rilasciate. Anche la pubblicità deve rispondere a tale criterio”. A differenza di quanto accade per gli acquisti effettuati direttamente nei negozi, nel caso dello shopping online non è sempre possibile consultare tutte le informazioni relative al prodotto – spiega Federconsumatori -. È pertanto opportuno controllare con attenzione la completezza e l’esaustività della descrizione e la buona qualità delle immagini disponibili per inquadrare il prodotto nel suo complesso.