Il marchio “Nutella” esalta il Pane nero di Castelvetrano
Preparato con farina di tumminìa, l’alimento viene descritto secondo il suo aspetto, le caratteristiche sulla storia del territorio di produzione e su come prepararlo
Il tradizionale Pane nero di Castelvetrano, apprezzato in tutta Italia e presente anche in molti supermercati, entra nel sito ufficiale della Nutella, il marchio commerciale della Ferrero ormai famoso in tutto il mondo. Nella sezione del sito web dedicata alle tradizioni della panificazione regionale, per la Sicilia la Nutella ha inserito la Malfalda, il pane del Dittaino Dopo e, appunto, il Pane nero di Castelvetrano. Preparato con farina di tumminìa, l’antica varietà di grano siciliano di Castelvetrano, l’alimento viene descritto secondo il suo aspetto, le caratteristiche sulla storia del territorio di produzione e su come prepararlo.
Une bella vetrina per una delle eccellenze del territorio. Detto anche “pani nìvuru“ per la sua colorazione scura, viene realizzato mischiando due semole: il grano duro biondo siciliano detto “burattata” e quello dalla varietà Tumminia.
Il Pane nero di Castelvetrano è tutelato come presidio di Slow Food. Questa unica e particolarissima produzione ha rischiato in passato l’estinzione, finché i panificatori locali si sono riuniti in consorzio rivitalizzando anche la produzione della farina dei mulini locali che usano ancora le macine di pietra
La farina viene impastata con acqua, sale di Trapani e lievito naturale. Dopo una lunga lievitazione dell’impasto, i pani vengono cotti a 300 °C in forni di pietra alimentati con le fronde di ulivo tagliate nella potatura. Quando il fuoco ha portato il forno a temperatura, si toglie la brace e si ripulisce accuratamente il forno con una scopa di palma nana prima di infornare il pane, che cuoce lentamente, senza fuoco diretto.