Addio alle visite gratuite: ora il medico di base costerà 20€ | La visita gratuita è solo un ricordo
Medici di base, la novità che sta facendo allarmare i cittadini, dimenticatevi delle visite gratuite, adesso si accede a pagamento.
Il medico di famiglia rappresenta uno dei servizi più frequentati e stimati dagli italiani, offerto dal Sistema Sanitario Nazionale con una vasta gamma di opzioni.
Spesso non consideriamo il fatto che, in Italia, l’assistenza sanitaria di base è fornita senza costi: molti farmaci, trattamenti e cure sono coperti dallo Stato, a differenza di altri paesi dove il sistema sanitario è completamente privatizzato, richiedendo almeno una polizza assicurativa per eventi imprevisti.
Tuttavia, è altrettanto vero che il nostro sistema sanitario mostra gravi lacune in diverse regioni: per alcune visite necessarie si registrano tempi d’attesa estremamente lunghi, o ci si imbatte in numerose complicazioni burocratiche per accedere ai servizi.
Nonostante ciò, come menzionato in precedenza, il medico di famiglia rimane un servizio ampiamente usato, accessibile e apprezzato dai contribuenti per check-up di routine, prescrizioni e molto altro. Tuttavia, sembra che la gratuità di questi servizi stia per affrontare un’imminente trasformazione.
Il medico di famiglia
Come abbiamo indicato, il sistema sanitario del nostro paese è lontano dall’essere perfetto; in certe aree mancano strutture pubbliche dove operano i medici di famiglia.
Recentemente, ad esempio, nel Veneto, la risposta delle autorità non è stata sufficientemente celere, causando una lacuna istituzionale che è stata colmata da operatori privati.
Visite private a Treviso
A causa della scarsità di medici di famiglia, a Treviso sono emersi Centri di prima cura privati che offrono servizi medici a pagamento (una visita costava 20 euro). Questi centri sono diventati una necessità a fronte della mancanza di medici di famiglia sostenuti dal SSN.
La condizione è pertanto critica e potrebbe aggravarsi su scala nazionale se le autorità non intervenissero tempestivamente per colmare queste lacune, evitando così che si allarghino ulteriormente, offrendo spazio a servizi che dovrebbero essere gratuitamente accessibili a tutti.