Sgominata banda di falsari, ci sono pure tre saccensi. L’inchiesta parte dalla Dda napoletana
SCIACCA- Nell’investigazione condotta dai carabinieri del Comando Antifalsificazione Monetaria, in collaborazione con i comandi Provinciali di Napoli, Milano, Salerno e Agrigento, del decimo Reggimento Campania e del settimo Nucleo Elicotteri di Pontecagnano, mirata a smantellare una banda di falsari, sono coinvolti anche tre saccensi. Due sono finiti in carcere a Sciacca, Marco Gambino, di 36 anni, e Mario Di Benedetto, di 37, con l’ipotesi di associazione a delinquere finalizzata alla spendita di banconote false. Agli arresti domiciliari è finito Tonino Giordano, 32 anni.
L’operazione si è conclusa con 63 misure cautelari emesse dal gip di Napoli, Rosamaria De Lellis, su richiesta dalla Dda napoletana. La banda di falsari avrebbe piazzato in tutta Europa, e in particolare in Francia, circa 60 milioni di euro contraffatti, banconote da 50 e 100 euro.
I fatti per cui sono accusati i tre saccensi, accaduti a Napoli. Gambino e Di Benedetto e a un altro soggetto non identificato, avrebbero acquistato banconote false da intermediari per metterle a loro volta in
circolazione nel mercato economico-finanziario tedesco.
Di Benedetto viene accusato anche per un altro episodio, risalente al 28 dicembre 2022, assieme a Tonino Giordano, poiché, secondo gli investigatori, avrebbero acquistato 240 banconote false dal valore nominale di 100 euro per metterle a loro volta in circolazione.
Le banconote da 100 euro sarebbero costate agli acquirenti 10 euro, 5 euro invece per quella da 50 euro.