Teatri storici, Di Paola precisa: “Nell’emendamento Pd c’era anche teatro di Sciacca, ma lo hanno stralciato”

SCIACCA. La notizia dei teatri storici della provincia di Agrigento che, insieme a tanti altri in Italia, hanno ottenuto il riconoscimento di “Monumento Nazionale”, sta facendo discutere anche a Sciacca, dove purtroppo non essendoci un teatro storico e nemmeno attivo (questi i criteri nella scelta), non può essere rappresentata in questo speciale elenco.
E’ bene ricordare che un apposito emendamento, nel quale era presente anche il teatro popolare di Sciacca, ha permesso a molte sale storiche della provincia di farne parte.
Il segretario provinciale del Pd, Simone Di Paola, in riferimento alla delusione mostrata dall’operatore teatrale ed ex assessore Salvatore Monte, ha ritenuto utile fare delle precisioni, condividendo anche alcuni passaggi della dichiarazione di quest’ultimo: “Da saccense – dice – non posso non condividere l’amarezza del mio amico Salvatore Monte, per il fatto che, ancora una volta, le forze di destracentro hanno mortificato la città di Sciacca, stralciando dall’emendamento Iacono il teatro popolare Samonà che era stato previsto nell’iniziativa parlamentare del PD. Ancora una volta i governi nazionale e regionale dimostrano con i fatti di non avere minimamente a cuore i bisogni di questo territorio”.
Di Paola precisa poi che da segretario provinciale del Partito Democratico “ho espresso tutta la mia soddisfazione per l’iniziativa parlamentare del nostro deputato nazionale, capace di avere costruito e presentato un emendamento alla cosiddetta legge per la valorizzazione dei teatri italiani, che tenesse conto della provincia di Agrigento, consentendo che importanti e prestigiose realtà teatrali della nostra provincia, immotivatamente ignorate dal provvedimento originario del governo e della maggioranza di destra centro, potessero ottenere il giusto riconoscimento. Evidentemente la bontà del lavoro parlamentare svolto dai nostri deputati PD – conclude Di Paola – ha trovato il consenso della commissione parlamentare competente e un conseguente riscontro nel voto finale”.