Burgio, crisi idrica: il sindaco emette ordinanza per regolare l’uso dell’acqua
BURGIO- Considerata l’emergenza idrica che sta interessando la Sicilia, il Sindaco di Burgio ha voluto e dovuto diramare un’ordinanza per sensibilizzare la comunità nell’utilizzo consapevole e responsabile dell’acqua potabile al fine di garantirne una soddisfacente erogazione a tutte le utenze e di tutelare/salvaguardare la risorsa idrica, l’igiene e la salute pubblica.
In particolare viene ordinato a tutti i cittadini:
✅️un uso estremamente accorto dell’acqua fornita dal pubblico acquedotto e proveniente da sistemi di captazione, limitata agli usi prioritari;
✅️di impiegare l’acqua fornita dal pubblico acquedotto esclusivamente per gli usi alimentari ed igienico-sanitari;
✅️il divieto di impiegare acqua potabile per le seguenti attività pubbliche e private:
👉 lavaggio di cortili e piazzali;
👉lavaggio domestico di veicoli a motore;
👉 il riempimento di vasche da giardino, fontane ornamentali e simili;
👉irrigazione di prati e giardini privati.
È consentito l’uso di modesta entità per l’irrigazione puntuale delle piantine negli orti ad uso esclusivo domestico familiare e la bagnatura di piccoli vasi di fiori e similari. L’innaffiamento dovrà essere limitato ed atto a mantenere il minimo ciclo vegetativo che non comprometta la sopravvivenza delle piante messe a dimora.
Inoltre sono invitati tutti i cittadini ad adottare ogni utile accorgimento finalizzato al risparmio dell’acqua, come ad esempio:
⚠️riparare prontamente perdite, anche minime, da rubinetti, sciacquoni, ecc.;
⚠️ installare sui rubinetti dispositivi frangigetto che, mescolando l’acqua con l’aria, consentono di risparmiare risorsa idrica;
⚠️ impiegare lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico;
⚠️prediligere la doccia anziché il bagno in vasca;
⚠️chiudere il rubinetto nell’azione di lavarsi i denti e/o di radersi la barba;
⚠️utilizzare l’acqua di lavaggio degli alimenti freschi per annaffiare le piante e quella di condensa da impianti di climatizzazione per lavare i pavimenti.
L’inosservanza delle disposizioni è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 25 a Euro 500.