Rifiuti, ok al nuovo Piano. Previsti due termovalorizzatori al costo di 800 mln di euro
I termovalorizzatori – ad esclusiva iniziativa e realizzazione pubblica – sono la grande novità del nuovo piano regionale rifiuti discusso e varato ieri dalla giunta regionale. Saranno costruiti nelle aree due maggiori città metropolitane, Palermo e Catania. Una scelta che tiene conto di fattori geografici, per essere al servizio delle due macro-aree della Sicilia occidentale e orientale con la relativa viabilità, e per la presenza di impianti esistenti o di prossima realizzazione.
Gli impianti assorbiranno il 30 per cento dell’energia prodotta per il loro funzionamento mentre il restante 70% verrà immesso sul mercato producendo un ulteriore ricavo che concorrerà alla riduzione della tariffa di ingresso. Secondo le stime, avranno un fabbisogno di 600 mila tonnellate all’anno per una produzione di 50 Mw di energia elettrica. Negli altiforni di incenerimento verranno immessi rifiuti solidi urbani solo dopo un trattamento meccanico biologico che li priverà di elementi ferrosi e frazioni omogenee “nobili” che possono essere avviate al ciclo di recupero. E in tal senso il nuovo piano prevede, infatti, anche l’ottimizzazione della rete impiantistica esistente e la realizzazione di quella nuova per il pre-trattamento dei rifiuti.
Contemporaneamente, si ridurrà notevolmente il traffico necessario per il loro trasporto, annullando anche la presenza di rifiuti maleodoranti o percolanti, sia nei mezzi circolanti che nelle zone di stoccaggio. Il cronoprogramma prevede l’approvazione definitiva del Piano dopo avere acquisito i relativi pareri ambientali, nel rispetto delle norme europee, entro luglio, per poter poi avviare subito la progettazione degli impianti.
«Il provvedimento adottato oggi in giunta – afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – è il segnale tangibile dell’accelerazione che il mio governo intende dare alla soluzione del problema dei rifiuti in Sicilia. Un mese fa sono stato nominato commissario straordinario con decreto del presidente del Consiglio dei ministri e subito mi sono messo al lavoro su questo fronte. Il Piano prevede anche la realizzazione di due termovalorizzatori che avranno un costo presuntivo di 800 milioni di euro: saranno impianti costruiti con risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021/2027 e la gestione verrà affidata a operatori di mercato selezionati con procedura ad evidenza pubblica. Questo significa che l’investimento a carico degli utenti e il suo ammortamento è nullo. Nello stesso tempo, garantiranno risparmi nello smaltimento dei rifiuti a carico dei Comuni e una produzione di energia che comporterà ricavi: tutto ciò si tradurrà concretamente nella riduzione della Tari per i cittadini”.