E’ morto Michele Niosi, ufficiale e gentiluomo

Stanotte è venuto a mancare il Capitano di Fregata Michele Niosi. Un ictus lo ha devastato senza possibilità di un recupero. Aveva 66 anni. Ufficiale gentiluomo. Bastano solo il grado e l’aggettivo per definire l’uomo che ha dato lustro alla Guardia Costiera. Ufficiale dal curriculum vasto e prezioso. Gentiluomo per il suo carattere. Michele Niosi non si è risparmiato a salvare vite umane. E’ stato a Lampedusa decenni fa, quando il fenomeno degli immigrati era pane di ogni giorno, ma non con i riflettori dei tempi attuali. Aveva a disposizione mezzi limitati, ma il suo cuore enorme e la sua temerarietà consentirono il salvataggio di tantissime vite umane, di tantissimi migranti che attraversavano il Canale di Sicilia per tentare una vita migliore.

Il decesso è avvenuto la notte appena scorsa. Un fulmine a ciel sereno. Un ictus che non gli ha dato scampo e che ha portato in cielo, dopo una vita vissuta in mare, davvero un ufficiale e gentiluomo. Un valido ufficiale, un gentiluomo d’altri tempi.

Chi scrive ha avuto modo da tanto tempo di apprezzare l’uomo e l’ufficiale. Il carattere affettuoso, i consigli di un uomo di grande esperienza. Un uomo che portava con sé l’esperienza delle tragedie di tanti migranti. Tragedie e dolori, ma anche la capacità di lottare, sfidando la morte, contro il mare impetuoso del Canale di Sicilia per salvare mani imploranti, occhi sgranati, in preda alla paura, alla disperazione.

Niosi ha vissuto parecchi anni anche a Sciacca, dove era molto conosciuto per impegno civile e umano, oltre che per professionalità, dove i suoi figli sono cresciuti.

Una brillante carriera militare quella di Michele Niosi, nel corso della quale ha ricoperto numerosi incarichi tecnico/operativi. Ha prestato servizio presso le articolazioni periferiche delle Capitanerie di Porto di Sciacca, Porto Empedocle, Messina, Mazara del Vallo, Marina di Carrara, Durazzo (Albania), Saseno (Albania), Brindisi, Pozzallo, Lampedusa ed imbarcato, anche con l’incarico di Comandante, su diverse unità navali del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.

Era un esperto del fenomeno migratorio ed è stato Comandante della 3^ Squadriglia Guardia Costiera, per il controllo dei flussi di immigrazione dal Nord Africa; Comandante della 1^ Squadriglia Guardia Costiera di Brindisi per il controllo dei flussi di immigrazione dall’Albania; Comandante della Stazione LORAN-C Slave 7990-X della catena del Mediterraneo; Comandante dell’Ufficio Locale Marittimo e Comandante del Porto di Lampedusa; Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo e Capo del Circondario Marittimo di Lampedusa; Comandante della 7^ Squadriglia Guardia Costiera di Lampedusa.

E’ stato insignito anche di numerosi decorazioni e onorificenze tra cui quella di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

La redazione del Corrieredisciacca si stringe in un affettuoso abbraccio al dolore della moglie Alma e ai familiari.

Filippo Cardinale