Castelvetrano, ieri mattinata con le poesie di Anna Segre. Ad aprile la borsa di studio “Ada Arcuri” (video)
CASTELVETRANO- Mattinata intensa e colma di emozioni nell’Aula Magna “Atria-Impastato” del Liceo Scientifico “M. Cipolla”, piena di studenti delle quinte classi. Emozioni con le poesie della poetessa Anna Segre che ha presentato la sua ultima silloge dal titolo A Corpo Vivo, edito dalla Casa Editrice Marietti, con la partecipazione dell’attrice Giuditta Cambieri che ha recitato alcuni testi poetici. L’incontro si incasella nell’ambito del Progetto “Obiettivo Donna”. A moderare l’interessante incontro culturale la professoressa Fabiana Cusumano. Presente il direttore del Corrieredisciacca, Filippo Cardinale.
La tappa di ieri si inserisce in un progetto che si articola in tre distinti momenti, il primo dei quali si è svolto il 24 novembre, mentre l’ultimo si terrà il 30 aprile, giornata conclusiva, quando, al Teatro Comunale Selinus, alle ore 11, si terrà la consegna della Borsa di Studi in memoria di Ada Arcuri, alla presenza di Filippo Cardinale, e della poetessa Franca Alaimo.
La Borsa di studio sarà in memoria di Ada Arcuri, moglie del giornalista Filippo Cardinale, venuta a mancare pochi anni fa a causa di una malattia, e nasce per gli alunni del quinto anno, sulla base del merito, dell’impegno nello studio, del corretto comportamento e della partecipazione alle attività scolastiche. Per loro ci saranno 500 euro come incentivo e sostegno economico a proseguire nella carriera accademica, continuando al di là delle mura scolastiche a costruire empatia, ascolto dell’altro, coraggio e amore.
L’intero progetto ”Obiettivo Donna” è creato attorno alla memoria di Ada Arcuri, e vede impegnati i docenti di lettere di V anno del Polo Liceale di cui è Dirigente Scolastica Tania Barresi, i docenti referenti dei dipartimenti di area umanistica e alcuni esperti esterni, mirando a sancire l’importanza assoluta della Scuola come istituzione in un mondo che traccia sempre più orme di violenza e lesione della dignità altrui, piuttosto che cura e rispetto.
Intervista a cura di Bia Cusumano
Le foto sono di Baldo Genova